l’ISTAT fornisce un nuovo mistero: ” il tasso di disoccupazione a novembre torna a salire nonostante la crescita dell’occupazione”.
Le spiegazioni del mistero sono confuse, ma basta dire che i dirigenti dell’ISTAT hanno stipendi da favola che sono decisi dal governo. Prima i dirigenti dell’ISTAT leccavano il culo al gangster Renzi ora leccano il culo al conte Gentiloni.
Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,9% in aumento di 0,2 punti su base mensile e di 0,5 punti rispetto a novembre 2015, al livello più alto dopo giugno 2015.
I disoccupati salgono a quota 3.089.000, in aumento di 57.000 su ottobre e di 165.000 su novembre 2015.
Se poi si contano gli operai e i lavoratori che sono in CIG e ricevono una elemosina dallo stato, la disoccupoazione è al 15% o più.
La disoccupazione giovanile risale al 39,4% – A novembre il tasso di disoccupazione giovanile sale al 39,4%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente, e tocca così il livello più alto a partire da ottobre 2015.
Operai, lavoratori, giovani: tutti i dati dicono che la disoccupazione aumenta.
Un giovane disoccupato
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