Caro Operai Contro,
“c’è ancora tanto da fare”, dice un responsabile del gruppo consiliare, dopo il ripetersi di pazienti curati per terra. Un mese fa era successo a Nola, stavolta al Pronto soccorso del S. Giovanni Bosco di Napoli. ”Le nuove barelle sono bloccate da tre mesi alla frontiere con la Croazia”, sostiene il consigliere. Insomma se i pazienti vengono allungati sul pavimento perché non ci sono barelle, la colpa è della Croazia. E’ proprio vero: “c’è ancora tanto da fare”. Allego un breve articolo del Quotidiano del Sud.
Saluti da Portici
Dal Quotidiano del Sud
Nuovo caso in Campania di barelle mancanti, nuovo caso di una paziente curata in terra. Questa volta, dopo quanto avvenuto a Nola, l’episodio è stato registrato nel Pronto soccorso del S.Giovanni Bosco di Napoli. Lo fa sapere il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Verdi). “Era seduta su una sedia a rotelle ma è svenuta e, per farla riprendere, è stata stesa per terra”.
”Le nuove barelle sono bloccate da tre mesi alla frontiere con la Croazia” dice il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi che ha fatto un’ispezione dopo una segnalazione. “Ho constatato la situazione difficile in cui sono costretti a lavorare i medici e gli altri dipendenti con i quali mi complimento perché garantiscono l’assistenza nonostante le difficoltà, ma è chiaro che c’è ancora tanto da fare, come è emerso anche nel colloquio che ho avuto col direttore sanitario, Vito Rago, che, saputo dell’emergenza, ha fatto arrivare in pronto soccorso anche letti di visita di altri reparti”.
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