abbiamo un nuovo padrone, ma anche 6000 nuovi esuberi
Da un anno i sindacati ci costringono lavorare con 4100 operai in cassa integrazione( (3.300 tra Taranto e Marghera e 800 tra Genova e Novi).
Lavoriamo con la morte sulle spalle e ci diminuiscono il salario.
I sindacati ci hanno costretto ad accettare la cassa integrazione per salvare il posto di lavoro. Il risultato è questo.
L’unico aumento è stato quello dei profitti dei padroni e delle mazzette intascate da quei bastardi dei sindacalisti. Ora questi bastardi dicono che il numero degli esuberi è inaccettabile e chiedono al nuovo padrone di diminuirlo. Dopo ci penseranno loro a farci accettare i licenziamenti.
Operai dell’acciaio se non ci ribelliamo ora ci comportiamo da pecore da macellare
Basta ribewlliamoci, cacciamo a calci nei denti i sindacalisti mazzettari
Un operaio dell’acciaio
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