sciopero generale 27 ottobre
BANDIERINE SIGLE & DATE
una tempestina d’autunno nel bicchieretto del sindacalsmo di base?
Dunque dunque……..
…….forse per puntare sull’”effetto sorpresa”,
dalla fine di giugno, e dopo 2 riusciti scioperi generali nei trasporti, è stato indetto da alcune sigle sindacali di base uno sciopero generale per il 27 ottobre, cioè per circa 4 mesi dopo.
CUB, SGB, Sicobas, USI-AIT, SLAIcobas hanno indetto uno sciopero generale che, tra gli altri obiettivi, ha anche quello di cancellare l’accordo sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014, firmato per motivi “salva-tavoli” da USB e Confederazione Cobas.
Domanda: ma se USB e Confederazione Cobas hanno firmato un accordo giudicato (giustamente!) una “truffa” dagli indittori dello sciopero, perchè ci si adopera tanto (al punto da rimandare probabilmente a novembre la data dello sciopero generale sotto indicazione USB?) per una co-indizione proprio con i firmatari dell’accordo “truffa”?
E poi, gli altri (e sono molti, purtroppo!) sindacati di base, che fanno?
E il CAT, che fa?
Insomma, quella che doveva, e dovrebbe essere una giornata di maturità per il movimento operaio nell’indizione unitaria di una giornata di blocco nazionale della produzione e della circolazione, si sta trasformando in una guerricciole tra sigle, bandierine e date.
Ma quel che è peggio, questa trasformazione si sta compiendo all’insaputa dei lavoratori, che è certo, non conoscono tutte le sigle in questione, il loro significato, tantomeno i motivi di queste diatribe.
Io faccio il ferroviere da ormai quasi 40 anni, e posso assicurare che il dibattito sullo sciopero è quasi assente, le assemblee preparatorie quasi nulle, di organizzarlo negli impianti e nei depositi non se ne parla nemmeno!
Insomma, a fronte di una situazione di attacco finale al lavoro salariato che necessiterebbe di risposte adeguate e mature da parte del sindacalismo alternativo a quello di stato, lo spettacolo è deprimente, asolutamente non proporzionale al bombardamento antioperaio in corso.
Forse si è già fuori tempo per recuperare lo sciopero del 27 ottobre (o giu’ di li) ad una qualche efficacia, ma non per assimilare definitivamente una lezione ormai storica.
Cari amici, colleghi e compagni del sindacalismo di base, chi in 40 anni di storia non cresce, non è rimasto piccolo, ma è un nano.
Pino ferroviere
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