Caro Operai Contro,
per bocca della sindacalista il vicepresidente dell’Italtrasfo (Gruppo ABB) ringrazia i dipendenti, che dopo l’annuncio dei licenziamenti con chiusura della fabbrica, continuano a lavorare fino all’ultimo giorno per finire le commesse, senza lotta, senza opporsi ai licenziamenti, tanto che, riferisce sempre la sindacalista, padrone e dirigenti: “ non se lo aspettavano”.
Per affossare definitivamente ogni eventuale tentativo degli operai, o proposta di opporsi ai licenziamenti, la sindacalista si fa ancora portavoce del padrone, comunicando agli operai che, se continueranno a fare i bravi, il padrone regalerà loro uno zuccherino a testa per “addolcire” il licenziamento e la definitiva chiusura della fabbrica. Questo è un esempio negativo di fare sindacato.
No al sindacato trasformato in agenzia dei licenziamenti. Sì al sindacalismo operaio.
Saluti operai
Allego articolo da La Prealpina
Italtrasfo, “Chiusura definitiva, ma apertura ad importanti incentivi e bonus per i lavoratori”
A riferirlo è la funzionaria sul territorio della Fiom-Cgil, Francesca De Musso, al termine della riunione di oggi con la proprietà e l’assemblea con i dipendenti
Dopo le indiscrezioni pubblicate la scorsa settimana, e la presa di posizione della FIOM-CIGL e del sindaco di Germignaga, Marco Fazio, oggi presso la sede della Italtrasfo di Germignaga è arrivato Daniel Zeitler, vicepresidente del gruppo industriale svizzero ABB.
Zeitler, insieme al proprio staff, ha incontrato la direzione dell’azienda germignaghese e i sindacati per parlare del futuro della filiale luinese e di quello dei lavoratori. “Il vicepresidente ha ringraziato tutti i lavoratori – spiega Francesca De Musso, funzionaria sul territorio della Fiom-Cgil -, perchè nonostante il duro colpo che ha dato loro la scorsa settimana hanno continuato a lavorare professionalmente e continuano a farlo. Ci hanno riferito che non se lo aspettavano. I dipendenti lavoreranno fino al momento della chiusura, per portare al termine alcune commesse. E’ ufficiale, infatti, l’azienda chiuderà i battenti per una strategia aziendale ben precisa e per il contenimento dei costi”.
“Anzitutto, ora, stiamo verificando le posizioni di alcuni dipendenti che dovrebbero andare in pensione a breve – continua De Musso -, per vedere se la proprietà riesce ad agganciar loro qualche anno e garantirgli i contributi necessari per ottenerla. Inoltre, abbiamo avviato le trattative per gli incentivi all’esodo: la proprietà ci ha assicurato che si tratta di cifre importanti per permettere a tutti i lavoratori di trovarsi un altro impiego dopo la chiusura dell’azienda. Non conosciamo ancora bene le cifre, ma è in vista di settimana prossima, quando ci sarà un altro incontro, siamo ottimisti. La proprietà, poi, riconoscerà ai lavoratori altri bonus per l’impegno che metteranno da oggi fino alla fine dell’anno. Per chi lavorerà nei mesi di novembre e dicembre, infatti, sarà garantito loro, oltre lo stipendio, anche un bonus di un’altra mensilità”.
“Siamo ben consapevoli che nessuna cifra può ripagare il posto di lavoro”, conclude la sindacalista dopo due ore di riunione con la proprietà ed una con i dipendenti, ma l’azienda sta cercando di salvare il possibile e di tutelare, se così possiamo dire, chi verrà licenziato. Uomini e donne che, dopo questa ennesima chiusura di una ditta del territorio luinese, dovranno cercarsi un altro impiego, ma fortunatamente lo potranno fare con gli incentivi all’esodo e ai bonus che l’azienda svizzera riconoscerà loro almeno per un periodo di tempo ancora ignoto.
Comments Closed