Caro Operai Contro
da quando il Pd è al governo, con Renzi e Gentilioni, ci ha colpito e tartassati in molti modi. Dalle promesse di Renzi ai terremotati, clamorosamente non rispettate, alla negazione dell’adeguamento delle pensioni. E ancora Renzi con il Jobs act e le misure ad esso collegate, dagli sgravi fiscali ai padroni, ai licenziamenti facili di operai e lavoratori, all’abolizione degli ammortizzatori sociali. E’ sempre Renzi ad aver minato la sanità pubblica, costringendo operai e lavoratori a sacrificare una parte di salario nei rinnovi contrattuali, per avere ancora la copertura sanitaria. Gentiloni dopo le decine di miliardi di euro regalati ai padroni, in nome della cosidetta “Industria 4.0”, mette pure la tassa sui morti. Nessun governo dei padroni era arrivato a questo punto: pur di non tassare i profitti dei padroni, mette la tassa sui morti.
Saluti da una lavoratrice precaria
Fonte: Adnkronos
Arriva la ‘tassa sui morti'”
“Se fosse uno scherzo, sarebbe di cattivo gusto. Purtroppo non lo è: alla vigilia del prossimo 2 novembre, giorno in cui si celebrano i defunti, ci troviamo a dover denunciare l’arrivo di una incredibile ‘tassa sui morti'”. Sono le parole del presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino Francesco Luongo sul disegno di legge Disciplina delle attività funerarie che, proprio in questo giorni, si sta esaminando in Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato. “Si tratta di una proposta che vuole riorganizzare il settore dei funerali, riordinare il sistema cimiteriale e combattere l’evasione fiscale, ma che in sostanza introduce nuovi costi per i cittadini per il funerale e la sepoltura dei propri cari – denuncia Luongo -. La nuova ‘tassa’ prevede innanzitutto l’applicazione dell’Iva al 10% sui servizi funerari, fino a oggi esenti dall’imposta e persino il pagamento di una sorta di affitto sulla tomba”, un contributo annuale che dovrebbe essere pari a 30 euro, destinato a finanziare la vigilanza e il controllo da parte delle aziende locali. Il disegno di legge introduce anche l’obbligo per i Comuni di destinare il 20% della TASI incassata ai cimiteri monumentali affinché possano coprire i loro costi”.
Un’altra conseguenza del ddl, aggiunge Luongo, sarà “la riduzione delle agenzie funebri presenti sul territorio in quanto si stabilisce che le imprese che organizzano più di 300 funerali l’anno (fino a 1000) dovranno avere almeno 3 mezzi di proprietà, 6 dipendenti assunti a tempo indeterminato e un direttore tecnico, mentre quelle che organizzano più di 1.000 funerali dovranno possedere 4 carri funebri e avere 12 dipendenti”.
Le aziende, ipotizza il presidente del Movimento Difesa del Cittadino, che “non si adegueranno alle nuove norme saranno inesorabilmente costrette a chiudere o a essere assorbite da altre imprese più grandi”. “Tutto questo comporterà inevitabilmente un aumento dei costi dei funerali e del mantenimento dei loculi e cappelle in cui sono sepolti i nostri cari estinti – calcola l’associazione -. Se un funerale tipo, ad esempio, oggi costa in media 2.000 euro, con la nuova norma la spesa aumenterà a 2.200 euro”.
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