Redazione di Operaio Contro,
siamo un gruppo di operai di diverse fabbriche di Torino.
Abbiamo seguito il tuo consiglio. Ci siamo messi assieme per leggere e studiare le conferenze di Marx su Lavoro Salariato e Capitale.
riportiamo alcuni punti fermi raggiunti con lo studio della 1 Conferenza:
Che cosa è il salario? Come esso viene determinato.
il salario è la somma di denaro che il borghese paga per un determinato tempo di lavoro o per una determinata prestazione di lavoro.
Il borghese compera, dunque, il nostro lavoro con del denaro.
Il lavoro , dunque, è una merce, né più né meno che lo zucchero. La prima si misura con l’orologio, la seconda con la bilancia.
Gli operai scambiano la loro merce, il lavoro, con la merce del capitalista, il denaro, e questo scambio si effettua secondo un rapporto determinato.
Il salario è il rapporto in cui il lavoro si scambia con altre merci, il valore di scambio del suo lavoro
È il salario dell’ operaio una parte, del prodotto del proprio lavoro? Niente affatto
Il capitalista, dunque, paga questo salario non con il denaro che egli ricaverà dalla vendita del prodotto del lavoro dell’operaio, ma con denaro d’anticipo.
È possibile che il borghese non trovi nessun compratore. È possibile che dalla vendita del prodotto del lavoro egli non ricavi neppure il salario. È possibile che egli la venda in modo molto vantaggioso in confronto col salario.
Tutto ciò non è affare dell’operaio
Il salario non è, dunque, una partecipazione dell’operaio alla merce da lui prodotta.
Il salario è quella parte di merce, già preesistente, con la quale il capitalista si compera una determinata quantità di lavoro produttivo
Il lavoro è dunque una merce, che il suo possessore, il salariato, vende al capitale.
Perché la vende? Per vivere.
L’operaio lavora per vivere.
L’operaio non calcola il lavoro come parte della sua vita: esso è piuttosto un sacrificio della sua vita.
La dignità del lavoro è una cretinata
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