Caro Operai Contro,
«Impossibile calcolare l’aspettativa di vita per i singoli mestieri». A dirlo è il presidente dell’ISTAT Giorgio Alleva, ascoltato al Senato sulla legge di Bilancio.
L’ipotesi di rapportare l’età pensionabile alle reali aspettative di vita dei lavoratori di singole categorie, ha fatto sobbalzare i padroni, i quali con il loro governo Gentiloni, sanno perfettamente che se le pensioni operaie venissero calcolate sulla base delle reali aspettative di vita degli operai, si abbasserebbe la loro età pensionabile. Per il semplice motivo che tutti gli operai morti per malattie professionali e infortuni sul lavoro, più quelli rimasti invalidi, farebbero abbassare il dato dell’aspettativa di vita della categoria operaia.
L’ISTAT, possiede i dati generali che utilizza per ricavare l’attuale aspettativa di vita, per la quale dal 2019 si dovrà lavorare fino a 67 anni. Si possiede i dati generali, l’ISTAT possiede anche i dati delle singole categorie.
In un periodo in cui ministri e mestieranti del governo Gentiloni, regalano tanti miliardi ai padroni, in nome di formazione e innovazione, di tecnologia digitale e di Industria 4.0, è toccato al presidente dell’ISTAT, sparare la grossa minchiata: «Impossibile calcolare l’aspettativa di vita per i singoli mestieri».
Inoltre le motivazioni di questa “impossibilità”, (qui sotto), a prenderle sul serio fanno nascere la seguente domanda: come ha fatto finora l’ISTAT ha definire il dato ufficiale dell’aspettativa di vita, se come dice il suo presidente: «Al momento non abbiamo un quadro praticabile» che consenta di classificare l’aspettativa di vita per i diversi lavori.
Saluti Bruno Casca
Invio articolo da Il Messaggero
Pensioni, l’Istat: «Impossibile calcolare l’aspettativa di vita per i singoli mestieri» Calcolare l’aspettativa di vita separatamente per le varie professioni? Al momento non è possibile. L’idea più volte affacciata dai sindacati, con l’obiettivo di rivedere gli attuali meccanismi che determinano i requisiti di uscita, è giudicata non praticabile dall’Istat, il cui presidente Giorgio Alleva è stato ascoltato ieri al Senato sulla legge di Bilancio. «Non basta stabilire le categorie» bisogna anche valutare «il percorso lavorativo individuale» e la «durata» del lavoro pesante ha spiegato Alleva sottolineando che «è un tema che si può affrontare ma va studiato, sia dal punto di vista della misura sia sulla fattibilità di implementarla».
«Al momento non abbiamo un quadro praticabile» che consenta di classificare l’aspettativa di vita per i diversi lavori, «è una operazione che va messa in piedi, va organizzata, che richiede di dedicarle un progetto ad hoc» ha aggiunto Vittoria Buratta, della Direzione centrale per le statistiche sociali e il censimento della popolazione dell’istituto di statistica.
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