Caro Operai Contro,
nel tentativo di placare la rabbia dei 500 licenziamenti annunciati, sono arrivati a Torino il capo del governo in persona Gentiloni, il ministro dello Sviluppo Economico, Calenda, il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino, e in rappresentanza dei sensali degli operai, il segretario della Uil, Dario Basso. Tutte queste brave persone si sono presentate qui a Torino proprio nel giorno che gli operai Embraco (Whirpool), hanno massicciamente manifestato contro i licenziamenti. Nonostante se ne parlasse (non ufficialmente) almeno da tre mesi, solo dopo l’annuncio dei licenziamenti, le brave persone di cui sopra si sono precipitate a Torino con la “soluzione” della re-industrializzazione. A meno di due mesi dalle elezioni si tratta di una re-industrializzazione elettorale, da verificare passo passo.
Saluti da Grugliasco
Allego articolo da La Stampa del 12 gennaio 2018
Embraco, si apre un piccolo spiraglio: la re-industrializzazione
L’annuncio del ministro Calenda dopo un colloquio con la proprietà, possibile la cassa integrazione per nove mesi. Al Lingotto il premier Gentiloni incontra gli operai.
Si apre un piccolo spiraglio per i lavoratori dell’Embraco, quello della possibile re-industrializzazione dello stabilimento di Riva di Chieri. È stato il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ad annunciarlo a lavoratori e sindacati che sono arrivati a Roma dopo la decisione dell’azienda di licenziare 497 lavoratori su 537. E l’impegno del governo è stato confermato dal premier, Paolo Gentiloni, che poco fa all’aeroporto di Caselle, con il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, ha incontrato una delegazione di lavoratori accompagnata dal segretario della Uil, Dario Basso.
Due le proposte in campo: il mantenimento di un presidio produttivo della multinazionale Whirpool nella stabilimento di Riva di Chieri, ipotesi che sarebbe stata bocciata dai vertici dell’azienda. La seconda strada è quella di lavorare la re-industrializzazione dello stabilimento di Riva di Chieri. Il ministro ha spiegato che la multinazionale Whirpool si è detta disponibile a ragionare sull’ipotesi. Il governo lavorerà per facilitare l’arrivo di nuovi investitori e nel frattempo si attiverà per garantire gli ammortizzatori sociali. Questo permetterebbe di garantire nove mesi di cassa integrazione.
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