il “pomodoro italiano” non andava più bene per fare propaganda. Non aumentavano le vendite.
Del resto lo sanno tutti che nel Foggiano agrari e industrie di trasformazione del pomodoro utilizzano forza lavoro in nero a 3 euro l’ora quando va bene. Emigranti che i caporali al servizio degli agrari e delle industrie reclutano per la raccolta e la lavorazione del pomodoro. Salvini non reclama con agrari, padroni delle industrie e polizia. Se la prende con i braccianti perchè abbiano ancora più paura e siano costretti ad accettare un salario ancora più basso.
Princes Industrie Alimentari, in accordo con la Caritas, gruppo leader nel settore alimentare a livello internazionale, dà il via a “Lavoro senza frontiere”, un nuovo progetto per promuovere condizioni di lavoro etico nella filiera del pomodoro: nello stabilimento di Foggia, il più grande in Europa per la trasformazione del pomodoro,
Princes può contare su quattro nuovi dipendenti, migranti provenienti dalla Nigeria, i quali dopo adeguata formazione saranno inseriti nelle attività dell’azienda in diversi ruoli, in base alle loro attitudini e competenze.
Gli operai saranno sfruttati, produrranno plusvalore per il padrone.
Però il pomodoro sarà etico
Un bracciante
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