ll Tribunale di Milano lo scorso 10 settembre ha pubblicato la sentenza in merito alla richiesta di riconoscimento di lavoro subordinato avanzata dai fattorini delle varie aziende di consegna a domicilio.
Il Tribunale non ha riconosciuto la subordinazione del rapporto di lavoro dei fattorini con la motivazione che i fattorini sono liberi di definire il proprio calendario di lavoro e ciò è incompatibile con la subordinazione.
I fattorini non sono certo liberi nel dover scegliere quel lavoro ma in realtà il Tribunale ha sancito la libertà di sfruttamento da parte delle aziende senza che si debbano preoccupare per assicurazioni, costi per attrezzature (mezzi di trasporto, telefoni e abbigliamento adeguato) e la possibilità di fatto di discriminare i fattorini più combattivi limitando l’offerta di ordini via computer.
Lo sfruttamento dei fattorini produce profitti altissimi; ecco la valutazione di mercato di alcune aziende
Uber 80$ miliardi
Deliveroo 2$ miliardi
Foodora 4.5€ miliardi
Just Eat 4.6£ miliardi
altro che lavoretti !
Naturalmente dopo le sentenze di Torino e di Milano il Signor Di Maio che aveva fatto il bel gesto di incontrare alcuni fattorini a pochi giorni dal suo incarico, non ha più niente da dire. Così come le autorità comunali che, senza avere voce in merito, avevano ricevuto alcune delegazioni di fattorini.
Ora dopo le sentenze i fattorini sanno che possono contare solo su se stessi e da qui ripartire ad organizzarsi
Un ciclista
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