Un quadro chiaro sui veri ladri, dai banchieri ai governi che li finanziano, per arrivare al furto di lavoro non pagato estorto agli operai ogni giorno.
Giuseppe, operaio Fca, con il salario non arriva a fine mese e ruba in un supermercato, rischia da sei mesi fino a tre anni, e una multa da 154 Euro a 516 Euro. Gennaro, giovane disoccupato, fa uno scippo (furto con strappo), rischia da tre a sei anni e una multa da 927 Euro a 1.500 Euro. Antonio, parcheggiatore abusivo, 2.000 Euro di multa e visto che si fa aiutare da suo figlio minore rischia il carcere da sei mesi a un anno e una multa da 2.000 Euro fino a 7.000 Euro. Marco, prende una pensione di 780 Euro non arriva a fine mese e anche se rinuncia a curarsi è costretto a chiedere l’elemosina. Con il decreto sicurezza di Salvini torna il reato di accattonaggio e rischia da tre mesi fino a sei mesi di arresto e una multa che va da 3.000 Euro a 6.000 euro. Giovanni, Renato, Anna, Pina, occupano una casa e rischiano da due a quattro anni di carcere. Enzo, Dario, Luigi, Massimo, Roberto, Luca, Francesco, Andrea, Antonio lottano contro il licenziamento, bloccano la strada, fanno il picchetto davanti ai cancelli e rischiano da due a sei anni per chi partecipa, mentre chi organizza rischia fino a dodici anni. Operai il governo Conte, Lega e 5 stelle hanno fatto propria la frase gattopardesca: “se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Operai i nuovi politicanti populisti, sono come i vecchi politicanti, asserviti alla borghesia economica capitalista, il loro è populismo e nazionalismo che sa di nazifascismo e guerre fratricide. Difendere la patria, difendere i confini, “prima gli italiani” e dire ai penultimi (operai, disoccupati, pensionati) che i nemici che ci rubano il lavoro, che vengono a delinquere, che hanno dei privilegi sono gli ultimi e cioè gli immigrati che scappano da guerre e miseria, provocate dall’imperialismo, e dividere i migranti tra quelli che fuggono da una guerra e quelli economici, serve per mettersi la coscienza in pace e coprire in questo modo le guerre e le rapine delle materie prime che i padroni fanno in giro per il mondo. Operai la realtà è sotto i nostri occhi, politicanti vecchi e nuovi ci dicono che la legge è uguale per tutti? Per noi galera, manganellate e miseria mentre i padroni rubano e vengono aiutati con i nostri soldi: decreto salva banche del governo Gentiloni del 2016: “la garanzia dello stato può essere concessa su strumenti finanziari di debito emessi da banche italiane che presentano congiuntamente le seguenti caratteristiche: sono emessi successivamente all’entrata in vigore del presente decreto- legge”. Gentiloni mette a disposizione 20 miliardi di Euro per salvare le banche. Crediti in sofferenza delle banche: M.P.S. otto miliardi e 450 milioni, Banca Popolare di Vicenza sei miliardi e mezzo, Veneto Banca cinque miliardi, Popolare Etruria tre miliardi, Cassa di risparmio di Ferrara un miliardo e 900 milioni. Decreto salva banche governo Conte del 2018: “la garanzia dello stato può essere concessa su strumenti finanziari di debiti emessi da banca CARIGE che presentino congiuntamente le seguenti caratteristiche: sono emesse successivamente all’entrata in vigore del presente decreto”. Il governo Conte mette a disposizione 1,3 miliardi, Carige ha crediti in sofferenza per 4,5 miliardi. Carige è l’ottava banca salvata dallo stato. Operai, chi ha preso tutti questi soldi? I padroni, non solo vengono finanziati direttamente con soldi pubblici dai governanti di Dx e di Sx, ma certi di farla franca chiedono soldi in prestito alle banche che non restituiscono.
Solo alcuni esempi: M. P. S. 600 milioni a Sorgenia di De Benedetti, Popolare di Vicenza 76 milioni a Marchini, Etruria 97 milioni a Caltagirone, Veneto Banca 78 milioni all’immobiliarista Casale eccetera, molti di questi “Vip” (cosi li definisce la stampa asservita), ladri legalizzati, compaiono come debitori di più banche. Operai, siamo schiavi di pochi delinquenti che hanno creato una società che chiamano democrazia che si basa sulla schiavitù del lavoro salariale, la chiamano democrazia ma per noi è una dittatura: salari da fame, licenziamenti, disoccupazione, morti e mutilati gravi sul lavoro, a chi si ribella galera e manganellate, era cosi con i vecchi politicanti è cosi con i nuovi politicanti. Chi può e deve mettere fine a questi soprusi sono gli operai che devono unirsi, riconoscersi come classe e unire intorno a noi tutti i proletari; si può coinvolgere anche la piccola borghesia che, rovinata dalla crisi, cerca appoggi nel populismo nazifascista che la condurrà inevitabilmente ad una guerra, guerra che i padroni scateneranno per superare la crisi storica attuale. Il nostro unico obiettivo è la liberazione dalla schiavitù salariale, coscienti che la nostra liberazione libererà tutta la società dai parassiti della borghesia; ci deve essere chiaro che la lotta non sarà un pranzo di gala ma non ci sono alternative: o schiavi per sempre o artefici del nostro destino. Dx e Sx sono politicanti al servizio dei padroni che li utilizzano a seconda della fase in cui si vive. Sfido chiunque a dimostrare che i sindacati una sola volta hanno difeso gli operai. Politicamente nessuno ci rappresenta. A livello economico quando i padroni dovevano costruire le città distrutte dalle guerre da loro scatenate per uscire dalla crisi, facevano cadere dal tavolo qualche centesimo, con la crisi attuale mostrano il loro volto brutale: profitto e solo per il profitto, tutto il resto può andare in macerie; a questo tavolo i padroni hanno costruito la loro dittatura con l’appoggio di politicanti e sindacati asserviti, hanno scritto le leggi fondamentali che danno loro mani libere (la Costituzione). Hanno creato un apparato repressivo che deve applicare le loro leggi e chi non sottostà ad esse è un delinquente e deve subire botte e galera. Operai, se lo guardiamo individualmente il potere dei padroni fa paura ma uniti possiamo dimostrare che è un colosso dai piedi di argilla; la nostra unità fa paura, non solo ai padroni ma anche a tutti i loro lacchè che sanno che perderanno i loro privilegi. Illudersi di cambiare con il voto e fidarsi dei nuovi politicanti è una pia illusione, la lotta e solo con la lotta di classe e organizzati in modo indipendente possiamo mettere fine alle sofferenze che viviamo da schiavi salariati. COSTRUIAMO IL PARTITO OPERAIO
A.L.
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