Il 13 marzo a Pomigliano si sono tenute le assemblee nella FIAT da parte dei sindacati firmatari.
Per l’occasione sono stati mobilitati i segretari nazionali.
Venivano a magnificare, senza neanche averlo fatto leggere, il nuovo contratto di lavoro per i prossimi quattro anni scritto su misura dei propri interessi dalla dirigenza FIAT.
Dopo aver aiutato a stroncare lo sciopero dello Stampaggio ed essere diventati ufficialmente il “corpo armato” dell’azienda contro gli operai, si aspettavano di trovarsi di fronte una fabbrica sottomessa e pacificata. In realtà il clima dell’accoglienza non è stato dei migliori per i sindacalisti dell’azienda.
Ai cancelli hanno trovato i volantini del SI COBAS FCA che li apostrofava come “ricottari”, un termine chiaro per tutti gli operai napoletani. Dentro gli operai si sono divisi tra due posizioni. Una parte non è andata all’assemblea. Come mi ha detto un operaio dello Stampaggio: “All’assemblea della FIOM di sabato scorso i capi ci hanno intimato di non andarci. Oggi ho deciso di non andarci io dai loro servi”.
Un’altra parte ha partecipato all’assemblea e ha applaudito solo chi è intervenuto contro il contratto e chi ha criticato i “firmatari” per la repressione dello sciopero.
Se i padroni pensavano che la questione fosse chiusa con lo stroncamento dello sciopero hanno sbagliato i loro conti. Non passerà molto tempo e la lotta riprenderà. A Pomigliano il clima è cambiato.
VIDEO DELL’ASSEMBLEA DEL 13 MARZO ALLA FCA DI POMIGLIANO
VOLANTINO DISTRIBUITO AI CANCELLI DELLA FABBRICA LA MATTINA DELLE ASSEMBLEE
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