Oggi, 27 giugno 22, è il compimese dello sciopero che dopo anni c’è stato nello stabilimento Stellantis di Pomigliano e praticamente da subito, abbiamo espresso i nostri dubbi. Ci chiedevamo se trattasi di un film già visto oppure no (https://www.operaicontro.it/2022/05/31/stellantis-pomigliano-un-film-gia-visto/) ed oggi possiamo dire di aver avuto la conferma delle nostre perplessità.
Un mese fa a seguito del troppo caldo associato ai ritmi di lavoro troppo elevati, gli operai hanno alzato la testa ed hanno scioperato (https://www.operaicontro.it/2022/05/27/il-ritorno-della-classe-operaia/ ). La Fiom ha coperto lo sciopero assumendosi l’onere di rappresentare la protesta operaia. Come detto però, a distanza di un mese, la responsabilità che i lavoratori avevano affidato alla Fiom è stata disattesa e come al solito per gli operai non c’è risultato da portare a casa, infatti la Fiom ha fatto solo un comunicato (in allegato nel primo link) pochi giorni dopo lo sciopero a seguito di un incontro con l’azienda, e null’altro. Delle richieste fatte nel loro stesso comunicato che sintetizzo coi loro 3 punti: saturazioni; ambiente e condizioni igienico sanitarie; ad oggi nulla è cambiato e ad oggi loro nulla hanno fatto e tutto lascia pensare che nulla vogliano fare affinché cambi lo stato che gli operai denunciavano attraverso lo sciopero.
Inoltre qualche giorno fa c’è stato un incendio (https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/incendio_stellantis_pomigliano_oggi_ultime_notizie-6771488.html – https://www.cronachedellacampania.it/2022/06/pomigliano-incendio-stellantis/ ) dove hanno preso fuoco, a quanto pare, due contenitori vuoti di plastica e le sterpaglie.
La Fiom aveva già denunciato le condizioni (vedi comunicato in allegato), ma denuncia l’accaduto (Foto in allegato) dando la colpa alla “riduzione dei costi” come conseguenza “dell’erba alta e cartoni d’imballaggio accumulati senza logica” e soprattutto che “in assenza di riscontri, verranno intraprese azioni di lotta”. Insomma non so quante volte lo abbiamo letto; non so quante volte ancora lo leggeremo; i fatti stanno ancora a zero e tutti si atteggiano a non fare sconti sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. A parole, solo a parole ma nei fatti non bisogna disturbare l’operato dell’azienda, ancora una volta a discapito della classe operaia.
Ormai appare evidente a tutti che ci si trova in presenza di fantomatici pompieri che gettano acqua sui temi posti dagli operai non facendo i loro interessi. Lo sciopero di un mese fa ha dimostrato che se gli operai si muovono il sindacato è obbligato a seguirli e non viceversa. Ha anche dimostrato però, che se gli operai non hanno una organizzazione loro, come operai in lotta, non si è in grado di garantire continuità alla mobilitazione e il sindacato riprende il controllo e mette tutto a tacere; per l’appunto l’azione dei pompieri di cui sopra.
È proprio per questo motivo che bisogna abbandonare definitivamente il pensiero che senza sindacato non si concluda nulla e capire una volta per tutte, che ormai questi sindacati non fanno più gl’interessi degli operai e che solo con questa consapevolezza potremmo finalmente dire la nostra. Non è facile ma lo sciopero del 27 maggio scorso, è la prova che si può fare.
PILONE Operai Stellantis di Pomigliano d’Arco
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