Ora è l’Istat che certifica che i laureati vivono più a lungo di chi ha un basso livello di istruzione. Tradotto socialmente i borghesi vivono più a lungo degli operai.
La fabbrica ammazza. Che novità, lo sanno tutti ! Non proprio.
Che il lavoro in condizioni spesso di disagio o monotono e ripetitivo rovini il corpo e la mente lo sanno gli operai e tutti i lavoratori manuali. Tra quelli che la fabbrica non la frequentano, è vero, alcuni non lo sanno per niente. Molti altri che la fabbrica la frequentano per comandare fanno finta di non saperlo, non gli conviene.
Da oggi però l’ignoranza non è più ammessa per nessuno: Istat* per la prima volta sviluppa una statistica incrociando età di morte con livello di istruzione. E si sa il basso livello di istruzione è una caratteristica fondante di chi ha da vendere solo le sue braccia al padrone che lo impiega
Ne risulta che tra il grado più alto, la laurea e quello più basso o mancata frequenza scolastica, vi è una differenza di ben 5,2 anni di vita.
Pensate cosa si può fare in 5,2 anni in più invece di regalarli al profitto!
Quello che gli operai a salario già sapevano con la loro pelle, viene confermato ufficialmente; ora sono i primi che non devono più ignorare il fatto che vivono male per produrre una ricchezza di cui si appropriano altri che fanno la bella e più lunga vita !
M.B.
- https://www.istat.it/it/archivio/184896
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