La Meloni visita i campi di concentramento in costruzione in Albania mentre agita la questione delle truffe sull’emigrazione che la stessa legge Bossi-Fini ha reso possibili. Punta tutto su una fuffa sociale abituata a sfruttare senza limite i poveri, abituata ad agire fuori della legalità da loro stessi invocata, vuole i loro voti e li avrà.
Caro Operai Contro, 4 giorni prima delle elezioni europee il governo “scopre” la “grande truffa” sull’immigrazione regolare e fa un esposto alla Procura nazionale antimafia, perché faccia chiarezza. Alla base di quest’altra trovata elettorale c’è anche una inaspettata tegola caduta sul governo.
Una tegola arrivata dal governatore di Bankitalia F. Panetta. Nella sua prima relazione annuale ha richiamato il governo, sull’urgenza di aumentare in modo decisivo l’occupazione, (a riprova di quanto sia precaria quella sventolata dal Governo ndr) e che alle aziende (non solo ai padroni di ventura ndr) serve “un flusso di immigrati regolari superiore ai 170 mila l’anno ipotizzato dall’Istat”. Il tutto coordinato con gli altri paesi europei, “rafforzando le misure di integrazione dei cittadini stranieri”.
Uno schiaffo in pieno viso al governo, che non viene “dall’opposizione” dai “comunisti” né dalla “sinistra” che fanno solo disastri.
Un urgenza ribadisce Panetta, tanto più impellente, perché nelle previsioni Istat, da qui al 2040, in Italia: “il numero di persone in età lavorativa diminuirà di 5,4 milioni”, nonostante l’afflusso netto dall’estero di 170 mila all’anno.
Come è risaputo il presidente di Bankitalia non agisce per motivi umanitari, ma per gli interessi delle aziende e della economia di Stato. Eppure anche il suo monito/minaccia, di 5,4 milioni in meno di persone in età lavorativa nei prossimi16 anni, viene cavalcato dal governo come opportunità per propaganda elettorale.
La Meloni al TG di Mentana, dice che questi 5,4 milioni sarebbero un numero gonfiato dalla criminalità organizzata, per la quale ha fatto l’esposto alla Procura.
Il giorno dopo la relazione di Panetta, va a farfalle anche M. Sechi, sulla prima pagina di “Libero” di cui è direttore, in un fumoso articolo tutto teso a incensare la grandiosità dell’Italia, ma gira alla larga dai passaggi salienti di Panetta, per non entrarne nel merito.
Dopo gli accordi (e i denari) con i Paesi sull’altra sponda del canale di Sicilia per trattenere i migranti, anche se in lager in condizioni disumane; dopo aver finanziato i preparativi per la deportazione in Albania dei migranti, col rischio che diventi un “modello’ per altri governi “sovranisti” nei paesi europei, questa tegola di Panetta non ci voleva a guastare la campagna elettorale.
Il responsabile immigrazione dell’Arci, F. Miraglia, così sintetizza: “L’esposto è un’altra dimostrazione della faccia tosta e della mancanza di vergogna di questo governo. Sappiamo, sulla base di quel che è avvenuto dal 2002, anno dell’approvazione della Bossi fini, che è la principale responsabile delle truffe, che si tratta di un meccanismo impraticabile”.
Che i flussi regolari dei migranti, funzionano in modo irregolare in mano alla criminalità e ai caporali, è da tempo risaputo dalle indagini delle Procure, e documentato dalla cronaca della stampa non filo governativa.
La Meloni dalla lingua sciolta, sfrutta l’occasione con l’annuncio di cambiare la Bossi-Fini, una palla al piede per l’assunzione e la regolarizzazione dei migranti. Ma vista la linea di condotta del governo, se la Meloni cambia la Bossi-Fini c’è da temere che lo farà in peggio.
Riguardo al suo esposto, fanno notare gli esperti di cronaca giudiziaria, la Procura nazionale antimafia non ha poteri investigativi, quindi “si è rivolta alla Procura sbagliata”.
Ma evidentemente confida che i suoi elettori si fidino ancora ciecamente delle sue parole.
Saluti Oxervator.
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