LA PATENTE PER ASSOLVERE I PADRONI NELLE MORTI OPERAIE SUL LAVORO

In cambio della presa in giro della patente a punti, il governo abroga i controlli a sorpresa. Un altro regalo alle imprese, che garantisce la loro impunità. Altro che lotta alle morti sul lavoro!
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In cambio della presa in giro della patente a punti, il governo abroga i controlli a sorpresa. Un altro regalo alle imprese, che garantisce la loro impunità. Altro che lotta alle morti sul lavoro!

Caro Operai Contro, Marina Calderone, ministra del Lavoro del governo Meloni, ha ultimato il decreto attuativo della “patente a crediti” (o a punti) per la sicurezza sul lavoro nei cantieri edili (gli altri settori non rientrano in questo provvedimento).
Il crescente numero dei morti sul lavoro (e anche malattie professionali, pur se di quest’ultime se ne parla meno) avvengono in condizioni lavorative di “selvaggia” precarietà.
Dopo gli “infortuni” alla ferrovia di Brandizzo, al cantiere Esselunga a Firenze, alla centrale idroelettrica di Suviana, per un totale di 17 operai morti, il governo ha deciso di sfruttare la situazione per farsi propaganda con un decreto che a parole, dovrebbe combattere l’inarrestabile strage operaia.
Dal primo ottobre 2024 i cantieri edili verrebbero sospesi per 12 mesi in caso di infortunio mortale, causato da una “colpa grave” dell’azienda. Quello che non è chiaro è chi stabilisce la sussistenza della “colpa grave”, con quali criteri e in quanto tempo. L’azienda comunque potrà fare ricorso, così la sospensione potrà aspettare o saltare del tutto.
La “patente a crediti” parte con l’assegnazione di 30 “crediti” a ciascuna azienda. Che potrebbero arrivare a 100, come dice la bozza del decreto, se le aziende seguono correttamente disposizioni, aggiornamenti di prevenzione e antinfortunistica, corsi di formazione per recuperare crediti persi.
Per ogni operaio che muore sul cantiere, all’azienda verrebbero sottratti 20 crediti, gliene resterebbero ancora 80.
Ma il condizionale è d’obbligo perché va precisato che i 20 crediti verrebbero tolti all’azienda, ma solo dopo anni, qualora l’eventuale sentenza per omicidio sul lavoro, sarà passata in Cassazione. Nel frattempo, l’azienda avrà comunque recuperato i 20 crediti con i corsi di formazione riparativa.
Il menefreghismo dei padroni che non vogliono spendere per prevenzione e formazione dei dipendenti e per installare regolari dispositivi di antinfortunistica nei luoghi di lavoro, non viene minimamente scalfito, anzi viene fortemente incentivato, da un altro regalo che il governo Meloni assegna ai padroni.
Infatti, il testo stabilisce che, le aziende verranno avvisate almeno 10 giorni prima, di ricevere la visita degli Ispettori. L’Ispettorato: “fornisce in formato elettronico, almeno 10 giorni prima del previsto accesso presso i locali della attività economica l’elenco della documentazione necessaria alla verifica ispettiva”.
Una manna per i padroni! Spariscono i controlli a sorpresa! I 100 “crediti” della “patente” sono assicurati in partenza!
Avranno non meno di 10 giorni per far trovare tutto in regola agli Ispettori. Documentazione, reparti e ambienti puliti, spazi adeguati, macchinari con le dovute protezioni, aspiratori per lavorazioni nocive, indumenti, guanti, visiere mascherine, elmetti, occupati tutti in regola niente lavoratori in nero o in “grigio” ecc. ecc. Per macchinari e situazioni non “sistemabili” in 10 giorni, il padrone o chi per esso potrà sempre dire agli Ispettori, che momentaneamente non vengono utilizzate.
Con la scusa di nuove misure di sicurezza sul lavoro per gli operai, il governo Meloni ha fatto un grosso regalo ai padroni. Trovando con la “patente a crediti” un capro espiatorio nel tentativo di sviare le responsabilità dei padroni e loro prestanomi, ogni volta che uno o più operai muoiono per “infortunio” sul lavoro.
La scaltrezza e brutalità dello sfruttamento operaio, la divulgazione dei “tempi e metodi” in cui avviene, oggi con internet può arrivare in tempo reale ovunque, appare per quello che è, e le morti operaie che ne sono la conseguenza, appaiono per quelle che sono: omicidi per il profitto.
Agire collettivamente nei luoghi di lavoro, per alzare il livello della lotta contro lo sfruttamento, contro i padroni e il loro governo.
Saluti Oxervator.

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