“L’ERRORE SCUSABILE”

Nel decreto semplificazioni del governo, il padrone che non rispetta le norme di sicurezza può evitare di essere sanzionato appellandosi “all’errore scusabile”. La società salviniana strilla per garantire la sicurezza dei cittadini, quella degli operai non è contemplata, possono continuare a morire lavorando, ... più di mille all’anno.
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Nel decreto semplificazioni del governo, il padrone che non rispetta le norme di sicurezza può evitare di essere sanzionato appellandosi “all’errore scusabile”. La società salviniana strilla per garantire la sicurezza dei cittadini, quella degli operai non è contemplata, possono continuare a morire lavorando, … più di mille all’anno.

Caro Operai Contro, ancora la morte operaia sul lavoro. Si prende la vita di 3 giovani operaie/i al primo giorno di lavoro. Sara e Aurora 2 gemelle di 26 anni e Samuel Tafciu, 18 anni di origini albanesi lascia la moglie e un figlio di 4 mesi. Per l’esplosione di una fabbrica di fuochi d’artificio a Ercolano ai piedi del Vesuvio. Sempre più frequenti gli omicidi per il profitto, che colpiscono in simultanea operai in gruppo.
Ciro Bonajuto sindaco di Ercolano, fa capire che la fabbrica era illegale: “A nessuna autorità risultano richieste di autorizzazioni” E ancora: “Noi abbiamo verificato la proprietà dell’immobile ma non so dirle chi svolgesse l’attività imprenditoriale all’interno”.
Dichiarazioni con le quali il sindaco vuole forse estraniarsi dalle responsabilità. In realtà le amplifica proprio nell’affermare che l’istituzione che rappresenta è all’oscuro di situazioni nel proprio Comune che pregiudicano la sicurezza sul lavoro.
Le parole del sindaco sono un aggravate anche per chi ha responsabilità in materia: “Qualche mese fa ai vigili non fu concesso di entrare nell’immobile, tanto che fu richiesto al magistrato un decreto per ispezionare il fabbricato”. Dice il sindaco: “Qualche mese fa”. Si aspettava che ci scappasse il morto? E purtroppo sono 3 giovani operaie/i.
E dire che, secondo il servizio del TG3 delle 12 del 19 novembre, il sindaco Bonajuto avrebbe detto: “Chi non denuncia è complice”.
Anna Campagna, la suocera dell’operaio morto, in un video ammette chiaramente che in quella fabbrica si lavorava: “ a nero a nero, purtroppo a Napoli devi faticà a nero”. Viene da aggiungere: non solo a Napoli!
Il governo Meloni, dopo la prassi selvaggia dei subappalti a cascata, si prodiga per sollevare preventivamente le responsabilità dei padroni, i quali speculando sull’antinfortunistica, creano i presupposti della mancata o inadeguata sicurezza nei luoghi di lavoro, alla base degli “infortuni”, compresi quelli gravi che mietono vite operaie, segnando per sempre anche la vita dei famigliari.
Il 78% delle aziende è risultata non a norma ai controlli dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). Invece di porvi rimedio con l’ingiunzione alle aziende di mettersi in regola, il governo agevola ancora i padroni con nuove norme, che suonano come provocazioni per gli operai, considerate alla stregua di cavie.
Quest’estate il governo ha varato il Decreto Semplificazioni, che fra l’altro, s’inventa e regala al padrone l’“Errore scusabile”. In pratica le violazioni dell’azienda nel campo di prevenzione e antinfortunistica, riscontrate durante un’ispezione, non verranno sanzionate ciascuna con una multa fino 5mila euro, se dette violazioni, non sono state riscontrate e sanzionate nel quinquennio a ritroso.
Il Decreto Semplificazioni, in nome della “razionalizzazione dei controlli sulle attività economiche”, non fa che allargare le maglie della sicurezza sul lavoro, permettendo alle aziende già carenti in materia, di sanare le irregolarità, pagando pochi euro. Fino alla prossima ispezione, che statisticamente (dato il rapporto fra numero di ispezioni e aziende da controllare) può verificarsi in media ogni 18 anni.
Misure che si uniscono a una già precaria condizione in materia. In proposito riportiamo qui per intero, una considerazione di Tiziana Siciliano, procuratrice alla guida del Dipartimento Ambiente e Sicurezza della Procura di Milano. Una considerazione antecedente le nuove disposizioni del governo Meloni:
“Buona parte delle certificazioni di sicurezza sono farlocche. E uno dice: è un dato formale?, no no, è un dato sostanziale. Avere soggetti soprattutto con le tecnologie di oggi non formate al corretto utilizzo di queste tecnologie, significa aprire non un varco, un portone proprio che consente l’ingresso di ogni sorta di infortunio possibile. Ho visto cose che, se da una parte possono essere individuate anche come temerarietà da parte del lavoratore, ma dall’altra parte mi domando se c’era una reale formazione, una reale consapevolezza. L’operaio letteralmente triturato negli ingranaggi di una macchina, perché lui nella assoluta consapevolezza del datore di lavoro metteva il cavallotto che impediva l’apertura del circuito, aveva una formazione puramente formale: 2 firme in fondo a un foglio firme, quando addirittura le firme non sono anche false. Improvvisamente saltano fuori dopo l’infortunio, i fogli relativi alla formazione ma 2 giorni dopo, prima non si trovano, poi improvvisamente si trovano”.
Saluti Oxervator.

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