Giornale Archive

  • Il luogo comune che emigranti, braccianti e caporali si trovino solo in meridione è smentito. Nel veneto degli amici della lega e in tutto il Nord Italia questa è la norma del lavoro in agricoltura. La moderna “fabbrica agricola” garantisce che sulle tavole degli italiani tutti i giorni arrivi un’enorme quantità di prodotti agricoli; ortaggi, frutta,verdura e latticini, prodotti che operai migranti, provenienti da ogni angolo del pianeta, producono per conto di padroni, di società e di cooperative italiani e italiane. Il lavoro nella potente fabbrica agricola italiana, applicato in imprese ortofrutticole, oleicole, zootecniche, vitivinicole, cerealicole, vivaistiche e casearie, […] 0

    DA NORD A SUD GLI SCHIAVI IN AGRICOLTURA

    Il luogo comune che emigranti, braccianti e caporali si trovino solo in meridione è smentito. Nel veneto degli amici della lega e in tutto il Nord Italia questa è la norma del lavoro in agricoltura. La moderna “fabbrica agricola” garantisce che sulle tavole degli italiani tutti i giorni arrivi un’enorme quantità di prodotti agricoli; ortaggi, frutta,verdura e latticini, prodotti che operai migranti, provenienti da ogni angolo del pianeta, producono per conto di padroni, di società e di cooperative italiani e italiane. Il lavoro nella potente fabbrica agricola italiana, applicato in imprese ortofrutticole, oleicole, zootecniche, vitivinicole, cerealicole, vivaistiche e casearie, […]

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  • Leggi, norme e ricorsi che hanno permesso ai manager responsabili dei morti alla Thyssenkrupp di uscire di galera. “[N]on è socialmente pericoloso e, in carcere, ha mantenuto un comportamento corretto” con questa motivazione dei giudici del tribunale di sorveglianza di Torino, che hanno accolto l’istanza di assegnazione ai servizi sociali presentata dai suoi avvocati, Cosimo Cafueri, ex responsabile della sicurezza dello stabilimento ThyssenKrupp di Torino, condannato a 6 anni e 8 mesi per omicidio colposo plurimo, a seguito del rogo che nel dicembre 2007 uccise sette operai, è libero dal dicembre 2018. Con le stesse motivazioni, questa volta del […] 0

    IN NOME DEL POPOLO ITALIANO SIETE LIBERI

    Leggi, norme e ricorsi che hanno permesso ai manager responsabili dei morti alla Thyssenkrupp di uscire di galera. “[N]on è socialmente pericoloso e, in carcere, ha mantenuto un comportamento corretto” con questa motivazione dei giudici del tribunale di sorveglianza di Torino, che hanno accolto l’istanza di assegnazione ai servizi sociali presentata dai suoi avvocati, Cosimo Cafueri, ex responsabile della sicurezza dello stabilimento ThyssenKrupp di Torino, condannato a 6 anni e 8 mesi per omicidio colposo plurimo, a seguito del rogo che nel dicembre 2007 uccise sette operai, è libero dal dicembre 2018. Con le stesse motivazioni, questa volta del […]

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  • Pubblichiamo tre volantini distribuiti ai cancelli il 1° marzo, sullo sciopero compatto, che ha coinvolto tutti gli operai del reparto presse 1) Dallo stampaggio a tutta la fabbrica scioperiamo adesso   2) I sindacati crumiri escono allo scoperto   3) La fiom cerca già il punto di convergenza     1) Dallo stampaggio a tutta la fabbrica scioperiamo adesso     2) I sindacati crumiri escono allo scoperto 3) La fiom cerca già il punto di convergenza             0

    RIPRESA DEGLI SCIOPERI ALLA FCA DI POMIGLIANO

    Pubblichiamo tre volantini distribuiti ai cancelli il 1° marzo, sullo sciopero compatto, che ha coinvolto tutti gli operai del reparto presse 1) Dallo stampaggio a tutta la fabbrica scioperiamo adesso   2) I sindacati crumiri escono allo scoperto   3) La fiom cerca già il punto di convergenza     1) Dallo stampaggio a tutta la fabbrica scioperiamo adesso     2) I sindacati crumiri escono allo scoperto 3) La fiom cerca già il punto di convergenza            

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  • Dopo più di un decennio un primo grande sciopero sulle linee. Alle frottole della FIAT gli operai non credono più A Pomigliano la FIAT (continuiamo a chiamarla così) chiede un aumento dei ritmi e dei turni. Sta grattando il fondo del barile. La produzione della Panda è alla fine del ciclo, allungano il brodo con una convenzione con la società Wind per fare un modello speciale con collegamento Wind in dotazione e colorata in modo particolare. Del fumoso piano industriale degli eredi di Marchionne , in questi giorni si riparla di un mini suv da fare su pianali Renegade […] 0

    FCA POMIGLIANO: SCIOPERO DI MASSA ALLO STAMPAGGIO

    Dopo più di un decennio un primo grande sciopero sulle linee. Alle frottole della FIAT gli operai non credono più A Pomigliano la FIAT (continuiamo a chiamarla così) chiede un aumento dei ritmi e dei turni. Sta grattando il fondo del barile. La produzione della Panda è alla fine del ciclo, allungano il brodo con una convenzione con la società Wind per fare un modello speciale con collegamento Wind in dotazione e colorata in modo particolare. Del fumoso piano industriale degli eredi di Marchionne , in questi giorni si riparla di un mini suv da fare su pianali Renegade […]

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  • Testo del volantino distribuito al reparto confino della Fiat di Nola il 27 febbraio fra il primo e il secondo turno Non c’è niente di ufficiale, ma circola la voce che la FIAT sarà costretta a far tornare tutti i confinati di Nola a Pomigliano, in applicazione di una sentenza di un giudice. Se la notizia fosse vera ci sarebbero alcune considerazioni da fare. 1) Dopo dieci anni verrebbe confermato che lo stabilimento di Nola non è una vera e propria azienda, ma un posto di comodo dove sono stati confinati per toglierseli dai piedi, lavoratori a “ridotte capacità […] 0

    NOLA, UN REPARTO USA E GETTA

    Testo del volantino distribuito al reparto confino della Fiat di Nola il 27 febbraio fra il primo e il secondo turno Non c’è niente di ufficiale, ma circola la voce che la FIAT sarà costretta a far tornare tutti i confinati di Nola a Pomigliano, in applicazione di una sentenza di un giudice. Se la notizia fosse vera ci sarebbero alcune considerazioni da fare. 1) Dopo dieci anni verrebbe confermato che lo stabilimento di Nola non è una vera e propria azienda, ma un posto di comodo dove sono stati confinati per toglierseli dai piedi, lavoratori a “ridotte capacità […]

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  • Il famoso supermercato consuma una gioventù operaia come confezionatori e fattorini, 7 giorni su 7, per un salario da fame. Questa è la realtà del lavoro a qualsiasi condizione. Mentre la lega forcaiola continua a sparare sugli immigrati e i 5 stelle fanno credere che daranno il reddito di cittadinanza, il salario per una parte di cosiddetta “cittadinanza” continua a diminuire. Oggi se vuoi lavorare devi accettare salari da fame, orari allucinanti, turni di sabato e domenica. In realtà in molte situazioni lavorare di domenica è diventato la normalità. Questo sistema capitalistico, soprattutto per i giovani e gli immigrati […] 0

    LAVORARE ALLA UNES PER UNA MISERIA

    Il famoso supermercato consuma una gioventù operaia come confezionatori e fattorini, 7 giorni su 7, per un salario da fame. Questa è la realtà del lavoro a qualsiasi condizione. Mentre la lega forcaiola continua a sparare sugli immigrati e i 5 stelle fanno credere che daranno il reddito di cittadinanza, il salario per una parte di cosiddetta “cittadinanza” continua a diminuire. Oggi se vuoi lavorare devi accettare salari da fame, orari allucinanti, turni di sabato e domenica. In realtà in molte situazioni lavorare di domenica è diventato la normalità. Questo sistema capitalistico, soprattutto per i giovani e gli immigrati […]

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  • IMPEGNI FALSI; VELENO VERO Il vice ministro Di Maio si è seduto al tavolo con i padroni di Arcelor e i sindacalisti per regalare ai padroni di Arcelor l’acciaieria dell’ILVA. L’acciaieria dell’ILVA con le sue emissioni nocive aveva già ucciso centinaia di operai e di figli di operai “Il ministro Di Maio aveva detto di avere fiducia che loro del M5S erano diversi dal Pd di Renzi. Il ministro Di Maio affermava dopo l’accordo, di cui si era detto garante, che: ‘Abbiamo fatto installare da Arcelor all’ILVA di Taranto nuove tecnologie che riducono le emissioni nocive del 20%. Non […] 0

    ILVA DI TARANTO: IL DESTINO DEGLI OPERAI

    IMPEGNI FALSI; VELENO VERO Il vice ministro Di Maio si è seduto al tavolo con i padroni di Arcelor e i sindacalisti per regalare ai padroni di Arcelor l’acciaieria dell’ILVA. L’acciaieria dell’ILVA con le sue emissioni nocive aveva già ucciso centinaia di operai e di figli di operai “Il ministro Di Maio aveva detto di avere fiducia che loro del M5S erano diversi dal Pd di Renzi. Il ministro Di Maio affermava dopo l’accordo, di cui si era detto garante, che: ‘Abbiamo fatto installare da Arcelor all’ILVA di Taranto nuove tecnologie che riducono le emissioni nocive del 20%. Non […]

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  • Hanno deciso che il rapporto fra votanti e non votanti ha un significato marginale. Ogni volta che si fa un bilancio del risultato elettorale il numero degli astensionisti, di quelli che non vanno a votare è trattato sempre con sufficienza, come un dato tecnico al quale non dare gran che peso. Così è stato anche per le elezioni in Sardegna, dopo il gioco sugli exit poll, che ha dato lavoro ai commentatori politici e a quelli che hanno frenesia di scrivere su dati immaginari, sono arrivati i dati reali e risulta che coloro che si sono recati alle urne […] 0

    VOTO IN SARDEGNA, TUTTI SODDISFATTI, TUTTI ROVINATI

    Hanno deciso che il rapporto fra votanti e non votanti ha un significato marginale. Ogni volta che si fa un bilancio del risultato elettorale il numero degli astensionisti, di quelli che non vanno a votare è trattato sempre con sufficienza, come un dato tecnico al quale non dare gran che peso. Così è stato anche per le elezioni in Sardegna, dopo il gioco sugli exit poll, che ha dato lavoro ai commentatori politici e a quelli che hanno frenesia di scrivere su dati immaginari, sono arrivati i dati reali e risulta che coloro che si sono recati alle urne […]

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  • I pastori non si sono piegati, accordo saltato. La soluzione di Salvini, Ministro degli Interni, in 48 ore, è una sola: denunce e tribunali I pastori sardi non hanno accettato il piano fasullo deciso da governo e industriali e hanno formulato la proposta di 80 centesimi al litro subito e 1 euro entro quattro mesi, sostenendola con nuovi presidi, blocchi stradali e sversamenti di latte. Ma al tavolo di filiera indetto al ministero dell’Agricoltura per il 20 febbraio i rappresentanti della controparte (Federdistribuzione, cioè la Gdo; Federalimentare, cioè le industrie degli alimenti e delle bevande; tutti i Consorzi di […] 0

    GUERRA DEL LATTE, DAI TAVOLI MINISTERIALI AI TAVOLI DELLE QUESTURE

    I pastori non si sono piegati, accordo saltato. La soluzione di Salvini, Ministro degli Interni, in 48 ore, è una sola: denunce e tribunali I pastori sardi non hanno accettato il piano fasullo deciso da governo e industriali e hanno formulato la proposta di 80 centesimi al litro subito e 1 euro entro quattro mesi, sostenendola con nuovi presidi, blocchi stradali e sversamenti di latte. Ma al tavolo di filiera indetto al ministero dell’Agricoltura per il 20 febbraio i rappresentanti della controparte (Federdistribuzione, cioè la Gdo; Federalimentare, cioè le industrie degli alimenti e delle bevande; tutti i Consorzi di […]

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  • Escono di galera i due manager italiani dopo solo due anni e mezzo, quelli tedeschi non ne faranno nemmeno un giorno. La chiamano giustizia! Il 7 dicembre 2007 sette operai della Thyssenkrupp di Torino furono bruciati vivi nella fabbrica. Nonostante i frequenti incendi sulla linea 5, gli estintori erano quasi vuoti, le manichette di acqua inutili, l’impianto non era adeguato perché il management sapeva che lo stabilimento sarebbe stato chiuso. Sette operai furono bruciati vivi per la sete di profitto dei padroni. Nei giorni scorsi ha lasciato il carcere dopo due anni e mezzo Cosimo Cafueri, ex responsabile della […] 0

    THYSSENKRUPP, TUTTI LIBERI

    Escono di galera i due manager italiani dopo solo due anni e mezzo, quelli tedeschi non ne faranno nemmeno un giorno. La chiamano giustizia! Il 7 dicembre 2007 sette operai della Thyssenkrupp di Torino furono bruciati vivi nella fabbrica. Nonostante i frequenti incendi sulla linea 5, gli estintori erano quasi vuoti, le manichette di acqua inutili, l’impianto non era adeguato perché il management sapeva che lo stabilimento sarebbe stato chiuso. Sette operai furono bruciati vivi per la sete di profitto dei padroni. Nei giorni scorsi ha lasciato il carcere dopo due anni e mezzo Cosimo Cafueri, ex responsabile della […]

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