Giornale Archive
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![Redazione di Operai contro, i risultati dei tavoli che i sindacalisti chiedono sempre a gran voce, sono i licenziamenti. A maggio i sindacalisti ci comunicavano che grazie ai tavoli avevano scongiurato 3 mila licenziamenti. Ci costringevano ad accettare cig e solidarietà. Erano tutte cazzate Almaviva Contact ha annunciato “l’apertura di una procedura di riduzione del personale, all’interno di un nuovo piano di riorganizzazione aziendale” che prevede “la chiusura dei siti produttivi di Roma e di Napoli ed una riduzione di personale pari a 2.511 persone riferite alle sedi di Roma (1.666 persone) e Napoli (845 persone)”. I tavoli servono solo a […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/10/almaviva-675-200x110.jpg "Almaviva: il gruppo chiude sedi a Roma e Napoli e taglia 2.500 posti")
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Almaviva: il gruppo chiude sedi a Roma e Napoli e taglia 2.500 posti
Posted 6 Ottobre 2016Redazione di Operai contro, i risultati dei tavoli che i sindacalisti chiedono sempre a gran voce, sono i licenziamenti. A maggio i sindacalisti ci comunicavano che grazie ai tavoli avevano scongiurato 3 mila licenziamenti. Ci costringevano ad accettare cig e solidarietà. Erano tutte cazzate Almaviva Contact ha annunciato “l’apertura di una procedura di riduzione del personale, all’interno di un nuovo piano di riorganizzazione aziendale” che prevede “la chiusura dei siti produttivi di Roma e di Napoli ed una riduzione di personale pari a 2.511 persone riferite alle sedi di Roma (1.666 persone) e Napoli (845 persone)”. I tavoli servono solo a […] -
![Redazione di Operai Contro, 600 pescatori con oltre 150 imbarcazioni, hanno le idee chiare e di conseguenza agiscono: “Chiudano poligono o boicottiamo esercitazioni”. Per ottenere questo risultato sono pronti a manifestare ad oltranza ai confini del Poligono ed a boicottare le esercitazioni. Chiamano alla lotta tutta la popolazione e ci tengono a precisare che la loro lotta “non è più per gli indennizzi ma per la restituzione e la bonifica del nostro mare, perché per poter continuare a lavorare abbiamo bisogno anche di quel pezzo di mare”. Tra i pescatori molti sono lavoratori in proprio, ma quando c’è determinazione […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/10/barches-200x110.jpg "Pescatori sardi boicottano poligono militare")
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Pescatori sardi boicottano poligono militare
Posted 6 Ottobre 2016Redazione di Operai Contro, 600 pescatori con oltre 150 imbarcazioni, hanno le idee chiare e di conseguenza agiscono: “Chiudano poligono o boicottiamo esercitazioni”. Per ottenere questo risultato sono pronti a manifestare ad oltranza ai confini del Poligono ed a boicottare le esercitazioni. Chiamano alla lotta tutta la popolazione e ci tengono a precisare che la loro lotta “non è più per gli indennizzi ma per la restituzione e la bonifica del nostro mare, perché per poter continuare a lavorare abbiamo bisogno anche di quel pezzo di mare”. Tra i pescatori molti sono lavoratori in proprio, ma quando c’è determinazione […] -
![Il Foglio Bianco Il Foglio Bianco QUELLO CHE LA RSU DEVE FARE E NON FA Posted: 05 Oct 2016 01:12 AM PDT Riceviamo e pubblichiamo: Una decina di giorni fa abbiamo affisso in bacheca un cartello di denuncia della situazione dei provvedimenti disciplinari e del licenziamento che hanno colpito i lavoratori in produzione. Per guadagnare di più, l’azienda aumenta i ritmi di lavoro, taglia le pause, riduce al minimo i controlli, la manutenzione delle macchine e la scorta dei materiali. Poi, quando qualcosa va storto, l’azienda dà la colpa ai lavoratori e arrivano le contestazioni, le multe e i […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/03/continental-200x110.jpg "QUELLO CHE LA RSU DEVE FARE E NON FA")
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QUELLO CHE LA RSU DEVE FARE E NON FA
Posted 5 Ottobre 2016Il Foglio Bianco Il Foglio Bianco QUELLO CHE LA RSU DEVE FARE E NON FA Posted: 05 Oct 2016 01:12 AM PDT Riceviamo e pubblichiamo: Una decina di giorni fa abbiamo affisso in bacheca un cartello di denuncia della situazione dei provvedimenti disciplinari e del licenziamento che hanno colpito i lavoratori in produzione. Per guadagnare di più, l’azienda aumenta i ritmi di lavoro, taglia le pause, riduce al minimo i controlli, la manutenzione delle macchine e la scorta dei materiali. Poi, quando qualcosa va storto, l’azienda dà la colpa ai lavoratori e arrivano le contestazioni, le multe e i […] -
![Caro Operai Contro, Renzi è come un motore andato fuori giri. A caccia sfrenata del SI per il referendum costituzionale, sproloquia a raffica contro chicchessia si dichiari per il NO. Attacchi frontali, vessazioni, falsità per mettere in cattiva luce e screditare con ogni mezzo chi non è d’accordo con lui e il suo governo. I contenuti del referendum sono diventati solo un pretesto per dare addosso agli oppositori con argomenti strumentali. In tournée propagandistica fino al 4 dicembre con oltre 200 comizi, Renzi elenca i suoi trofei davanti a platee di padroni, parassiti, faccendieri e politici: Davanti a loro […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/08/renzi-a-rio1-200x110.jpg "Battere Renzi con i suoi trofei antioperai")
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Battere Renzi con i suoi trofei antioperai
Posted 5 Ottobre 2016Caro Operai Contro, Renzi è come un motore andato fuori giri. A caccia sfrenata del SI per il referendum costituzionale, sproloquia a raffica contro chicchessia si dichiari per il NO. Attacchi frontali, vessazioni, falsità per mettere in cattiva luce e screditare con ogni mezzo chi non è d’accordo con lui e il suo governo. I contenuti del referendum sono diventati solo un pretesto per dare addosso agli oppositori con argomenti strumentali. In tournée propagandistica fino al 4 dicembre con oltre 200 comizi, Renzi elenca i suoi trofei davanti a platee di padroni, parassiti, faccendieri e politici: Davanti a loro […] -
![Redazione di Operai Contro, i sindacalisti gridavano di gioia. La reindustrializzazione di Termini Imerese era ripresa. I primi 20 operai erano stati assunti. Non era vero niente la Bluetec aveva finto dsi assumere per prendere i soldi dalla stato e dalla regione. Su Termini Imerese si può scrivere un romanzo dal titolo :” Come inculare gli operai” Siamo stati licenziati e i sindacalisti ci hanno fatto credere che era una vittoria. Ci pagavano poco, ma non lavoravamo. Per anni la FIAT ha mandato delle comparse per fingere di acquistare la fabbrica FIAT di termini imerese. Era stato trovato l’acquirente, […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2014/12/termini-675-1-200x110.jpg "TERMINI IMERESE: COME LICENZIARE PIU’ DI 1000 OPERAI")
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TERMINI IMERESE: COME LICENZIARE PIU’ DI 1000 OPERAI
Posted 5 Ottobre 2016Redazione di Operai Contro, i sindacalisti gridavano di gioia. La reindustrializzazione di Termini Imerese era ripresa. I primi 20 operai erano stati assunti. Non era vero niente la Bluetec aveva finto dsi assumere per prendere i soldi dalla stato e dalla regione. Su Termini Imerese si può scrivere un romanzo dal titolo :” Come inculare gli operai” Siamo stati licenziati e i sindacalisti ci hanno fatto credere che era una vittoria. Ci pagavano poco, ma non lavoravamo. Per anni la FIAT ha mandato delle comparse per fingere di acquistare la fabbrica FIAT di termini imerese. Era stato trovato l’acquirente, […] -
![DALLA REPUBBLICA Ci sono almeno 22 morti su un barcone sovraccarico di migranti al largo della Libia. Lo rende noto un fotografo della France Presse a bordo della nave Astral. Il barcone di legno aveva a bordo circa mille persone. Il fotografo Aris Messinis ha individuato per ora nella stiva del barcone 22 corpi: “Sono morti soffocati nella stiva, schiacciati dal peso delle persone stipate nella imbarcazione”. Un nuovo barcone sovraccarico che si trasforma nell’ennesima bara in questa infinita strage nel Mediterraneo. Solo oggi sono almeno 30 i migranti che hanno perso la vita in diversi naufragi – almeno […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/10/emigranti-affogati-200x110.jpg "EMIGRANTI: CONTINUA LA STRAGE NEL MEDITERRANEO")
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EMIGRANTI: CONTINUA LA STRAGE NEL MEDITERRANEO
Posted 5 Ottobre 2016DALLA REPUBBLICA Ci sono almeno 22 morti su un barcone sovraccarico di migranti al largo della Libia. Lo rende noto un fotografo della France Presse a bordo della nave Astral. Il barcone di legno aveva a bordo circa mille persone. Il fotografo Aris Messinis ha individuato per ora nella stiva del barcone 22 corpi: “Sono morti soffocati nella stiva, schiacciati dal peso delle persone stipate nella imbarcazione”. Un nuovo barcone sovraccarico che si trasforma nell’ennesima bara in questa infinita strage nel Mediterraneo. Solo oggi sono almeno 30 i migranti che hanno perso la vita in diversi naufragi – almeno […] -
![Redazione di Operai Contro, gli operai della General Electric ex Alstom di Sesto San Giovanni (Milano), ieri hanno presidiato dalle 7.30 la sede del gruppo in via Melchiorre Gioia a Milano dopo 8 giorni di assemblea permanente contro la decisione della multinazionale di interrompere le attività produttive dello stabilimento. Gli operai si sono spostati alle 11 davanti alla Prefettura per proseguire la protesta. Gli operai di General Electric – spiega la Fiom-Cgil – che “ha intascato cospicui finanziamenti pubblici, non chiedono ammortizzatori sociali, rivendicano il blocco dei licenziamenti e il mantenimento in attività dello stabilimento”. Altre iniziative di lotta, […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/02/alstom-200x90.jpg "General Electric: operai in presidio da 8 giorni")
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General Electric: operai in presidio da 8 giorni
Posted 5 Ottobre 2016Redazione di Operai Contro, gli operai della General Electric ex Alstom di Sesto San Giovanni (Milano), ieri hanno presidiato dalle 7.30 la sede del gruppo in via Melchiorre Gioia a Milano dopo 8 giorni di assemblea permanente contro la decisione della multinazionale di interrompere le attività produttive dello stabilimento. Gli operai si sono spostati alle 11 davanti alla Prefettura per proseguire la protesta. Gli operai di General Electric – spiega la Fiom-Cgil – che “ha intascato cospicui finanziamenti pubblici, non chiedono ammortizzatori sociali, rivendicano il blocco dei licenziamenti e il mantenimento in attività dello stabilimento”. Altre iniziative di lotta, […] -
![Redazione di Operai Contro, il dopo-terremoto 2016 ha già imboccato la strada lastricata d’oro (per pochi imprenditori) che aveva guidato l’emergenza a L’Aquila nel 2009: cioè la via dello spreco, già pesantemente sanzionata dalla Commissione di controllo del Parlamento europeo sui bilanci Ue e dalla Corte dei conti europea (Special report 24/2012), dopo che l’Unione ci aveva rimesso svariate centinaia di milioni. Perché, come vedremo, ciascuna casetta di legno che costruiranno ad Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto la pagheremo perfino più di quanto in Abruzzo ci era costata la Protezione civile di Guido Bertolaso, dalla repubblica un aquilano […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/10/amatrice-tende-200x110.jpg "Amatrice, la ricostruzione sulla via dello spreco")
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Amatrice, la ricostruzione sulla via dello spreco
Posted 4 Ottobre 2016Redazione di Operai Contro, il dopo-terremoto 2016 ha già imboccato la strada lastricata d’oro (per pochi imprenditori) che aveva guidato l’emergenza a L’Aquila nel 2009: cioè la via dello spreco, già pesantemente sanzionata dalla Commissione di controllo del Parlamento europeo sui bilanci Ue e dalla Corte dei conti europea (Special report 24/2012), dopo che l’Unione ci aveva rimesso svariate centinaia di milioni. Perché, come vedremo, ciascuna casetta di legno che costruiranno ad Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto la pagheremo perfino più di quanto in Abruzzo ci era costata la Protezione civile di Guido Bertolaso, dalla repubblica un aquilano […] -
![Redazione di Operai Contro, sono anni che noi operai dell’ILVA denunciamo di dover lavorare con la morte sulle spalle per noi e i nostri figli. Ora sembrano accorgersi che l’ILVA ammazza gli operai e le loro famiglie. Ci hanno sempre ricattato parlandoci di dignità del lavoro per costringerci ad essere schiavi salariati. Solo se noi operai dell’ILVA ci organizziamo e lottiamo possiamo farla finita con la nostra schiavitù Costruire il partito Operaio, prepararsi per imporre il potere degli operai un operaio dell’ilva dal fatto Più l’Ilva produce, più inquina e più a Taranto si muore. Ma non […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/09/ilva-ta-200x110.jpg "TUTTI I POLITICI HANNO COPERTO GLI ASSASSINII DELL’ILVA")
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TUTTI I POLITICI HANNO COPERTO GLI ASSASSINII DELL’ILVA
Posted 4 Ottobre 2016Redazione di Operai Contro, sono anni che noi operai dell’ILVA denunciamo di dover lavorare con la morte sulle spalle per noi e i nostri figli. Ora sembrano accorgersi che l’ILVA ammazza gli operai e le loro famiglie. Ci hanno sempre ricattato parlandoci di dignità del lavoro per costringerci ad essere schiavi salariati. Solo se noi operai dell’ILVA ci organizziamo e lottiamo possiamo farla finita con la nostra schiavitù Costruire il partito Operaio, prepararsi per imporre il potere degli operai un operaio dell’ilva dal fatto Più l’Ilva produce, più inquina e più a Taranto si muore. Ma non […] -
![Redazione di Operai Contro, Argentina, Uruguay e Brasile. E’ andata in tour in Sudamerica a portare il verbo del SI al referendum. Convincere gli italiani che sono là, a votare SI al referendum costituzionale. Soldi pubblici per propaganda politica di parte. Un operazione fra l’altro illegale. Maria Elena Boschi, ministro dei capelli lunghi e dei portafogli gonfi, ed ancora dello sgarro istituzionale. Un chiaro abuso della carica che riveste, per dire agli italiani che voteranno in Argentina, Uruguay e Brasile di votare come vuole il governo Renzi. La madonnina infilzata dopo aver imposto agli ambasciatori in questi paesi di […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2014/07/boschi-300x156-200x110.jpg "Boschi: tour in Sudamerica a propagandare il SI")
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Boschi: tour in Sudamerica a propagandare il SI
Posted 4 Ottobre 2016Redazione di Operai Contro, Argentina, Uruguay e Brasile. E’ andata in tour in Sudamerica a portare il verbo del SI al referendum. Convincere gli italiani che sono là, a votare SI al referendum costituzionale. Soldi pubblici per propaganda politica di parte. Un operazione fra l’altro illegale. Maria Elena Boschi, ministro dei capelli lunghi e dei portafogli gonfi, ed ancora dello sgarro istituzionale. Un chiaro abuso della carica che riveste, per dire agli italiani che voteranno in Argentina, Uruguay e Brasile di votare come vuole il governo Renzi. La madonnina infilzata dopo aver imposto agli ambasciatori in questi paesi di […]