Blog Archives

  • Caro Operai Contro, il ministro della salute Beatrice Lorenzin, ha scoperto che sulla salute, incidono “le diseguaglianze economiche e sociali”. Lo studio promosso dal Ministero misura l’aspettativa di vita considerando l’età delle persone che muoiono, e contandole sulla base del lavoro che facevano nella vita. Siamo lontano anni luce dal misurare una reale aspettativa di vita. Un calcolo che dovrebbe basarsi su quante persone entrano nel mercato del lavoro per ogni settore, mansione e categoria, e fare poi la differenza con quanti ne escono dal mercato del lavoro, come quando, perché e in quali condizioni. In questo modo gli […] 0

    L’aspettativa di vita secondo il Ministero della salute

    Caro Operai Contro, il ministro della salute Beatrice Lorenzin, ha scoperto che sulla salute, incidono “le diseguaglianze economiche e sociali”. Lo studio promosso dal Ministero misura l’aspettativa di vita considerando l’età delle persone che muoiono, e contandole sulla base del lavoro che facevano nella vita. Siamo lontano anni luce dal misurare una reale aspettativa di vita. Un calcolo che dovrebbe basarsi su quante persone entrano nel mercato del lavoro per ogni settore, mansione e categoria, e fare poi la differenza con quanti ne escono dal mercato del lavoro, come quando, perché e in quali condizioni. In questo modo gli […]

    Continue Reading

  • PUBBLICHIAMO PER IL DIBATTITO   Lo sciopero nel giorno del “Black Friday” dei lavoratori e delle lavoratrici di Amazon del centro di distribuzione di Castel San Giovanni (Piacenza), il più importante in Italia, ha squarciato il velo che maschera il commercio elettronico e i favolosi profitti realizzati con i metodi più disumani da questi colossi della distribuzione. Sono le grandi banche le principali mallevadore del commercio elettronico, le stesse che attraverso la stampa borghese rassicurano il piccolo dettagliante che se ne sente minacciato. Con l’invenzione di nuove giornate dei saldi, per svuotare i magazzini degli articoli invenduti e poterli […] 0

    LE QUESTIONI SOLLEVATE DALLO SCIOPERO IN AMAZZON

    PUBBLICHIAMO PER IL DIBATTITO   Lo sciopero nel giorno del “Black Friday” dei lavoratori e delle lavoratrici di Amazon del centro di distribuzione di Castel San Giovanni (Piacenza), il più importante in Italia, ha squarciato il velo che maschera il commercio elettronico e i favolosi profitti realizzati con i metodi più disumani da questi colossi della distribuzione. Sono le grandi banche le principali mallevadore del commercio elettronico, le stesse che attraverso la stampa borghese rassicurano il piccolo dettagliante che se ne sente minacciato. Con l’invenzione di nuove giornate dei saldi, per svuotare i magazzini degli articoli invenduti e poterli […]

    Continue Reading

  • Caro Operai Contro, lunedì autobus fermi per lo sciopero proclamato dall’ ORSA. Rivendica l’adeguamento dei salari “in linea con quelli nazionali del settore”. Inoltre in quanto sindacato maggiormente rappresentativo nel trasporto pubblico di Cagliari, l’ORSA rivendica di essere riconosciuta come soggetto contrattuale. Finora l’azienda si rifiuta di convocarla al tavolo delle trattative. L’ORSA sta portando avanti una battaglia (scioperi; manifestazioni; assemblee; Cortei; Picchetti; Presidi; Cause Collettive. Ma l’azienda non lo vuole riconoscere come soggetto contrattuale. Quando fa comodo a loro, i padroni pubblici o privati, applicano come vogliono le leggi e le norme che regolamentano la rappresentanza sindacale. Capito […] 0

    Cagliari: lunedì sciopero dei trasporti urbani

    Caro Operai Contro, lunedì autobus fermi per lo sciopero proclamato dall’ ORSA. Rivendica l’adeguamento dei salari “in linea con quelli nazionali del settore”. Inoltre in quanto sindacato maggiormente rappresentativo nel trasporto pubblico di Cagliari, l’ORSA rivendica di essere riconosciuta come soggetto contrattuale. Finora l’azienda si rifiuta di convocarla al tavolo delle trattative. L’ORSA sta portando avanti una battaglia (scioperi; manifestazioni; assemblee; Cortei; Picchetti; Presidi; Cause Collettive. Ma l’azienda non lo vuole riconoscere come soggetto contrattuale. Quando fa comodo a loro, i padroni pubblici o privati, applicano come vogliono le leggi e le norme che regolamentano la rappresentanza sindacale. Capito […]

    Continue Reading

  • 0

    SCIOPERO FOMAS

    Continue Reading

  • Redazione di Operai Contro, vi invio per il dibattito il un post dalla pagina Facebook di “Deliverance Milano” I #7Pilastri dei “Delivery Rights” un nostro piccolo contributo politico alla lotta dei fattorini che sosteniamo e all’assemblea dei lavoratori Deliveroo Strike Raiders. 1) NON SIAMO SCHIAVI Ogni fattorino è un lavoratore. Un lavoratore senza diritti è uno schiavo. Uno schiavo è un lavoratore a cui non viene riconosciuto quanto gli spetta. 2) LAVORO NON SCHERZO I lavoretti non esistono, non importa quante ore fai. Il lavoro va garantito e tutelato. Il lavoro va pagato. 3) CONTRATTO PER CONTRATTARE I contratti […] 0

    Deliverance Milano

    Redazione di Operai Contro, vi invio per il dibattito il un post dalla pagina Facebook di “Deliverance Milano” I #7Pilastri dei “Delivery Rights” un nostro piccolo contributo politico alla lotta dei fattorini che sosteniamo e all’assemblea dei lavoratori Deliveroo Strike Raiders. 1) NON SIAMO SCHIAVI Ogni fattorino è un lavoratore. Un lavoratore senza diritti è uno schiavo. Uno schiavo è un lavoratore a cui non viene riconosciuto quanto gli spetta. 2) LAVORO NON SCHERZO I lavoretti non esistono, non importa quante ore fai. Il lavoro va garantito e tutelato. Il lavoro va pagato. 3) CONTRATTO PER CONTRATTARE I contratti […]

    Continue Reading

  • CON QUESTO ARTICOLO TERMINIAMO IL CHE FARE DI LENIN. NOI SPERIAMO CHE QUESTO SCRITTO DI LENIN SIA MOLTO UTILE AGLI OPERAI CHE VOGLIONO COSTRUIRE IL PARTITO OPERAIO E SERVA AD APRIRE IL DIBATTITO SU COME APPLICARLO OGGI 5. “PIANO” DI UN GIORNALE POLITICO PER TUTTA LA RUSSIA a) Chi si è offeso per l’articolo “Da che cosa cominciare?” b) Può un giornale essere un organizzatore collettivo? c) Quale tipo di organizzazione ci occorre? CONCLUSIONE Che fare 5 e conclusioni   Il Che fare? fu scritto da Lenin tra la fine del 1901 e l’inizio del 1902, nella primavera di […] 0

    CHE FARE: 5 CAPITOLO E CONCLUSIONI DI LENIN

    CON QUESTO ARTICOLO TERMINIAMO IL CHE FARE DI LENIN. NOI SPERIAMO CHE QUESTO SCRITTO DI LENIN SIA MOLTO UTILE AGLI OPERAI CHE VOGLIONO COSTRUIRE IL PARTITO OPERAIO E SERVA AD APRIRE IL DIBATTITO SU COME APPLICARLO OGGI 5. “PIANO” DI UN GIORNALE POLITICO PER TUTTA LA RUSSIA a) Chi si è offeso per l’articolo “Da che cosa cominciare?” b) Può un giornale essere un organizzatore collettivo? c) Quale tipo di organizzazione ci occorre? CONCLUSIONE Che fare 5 e conclusioni   Il Che fare? fu scritto da Lenin tra la fine del 1901 e l’inizio del 1902, nella primavera di […]

    Continue Reading

  • COMUNICATO DEL PARTITO OPERAIO Fra i pensionati ci sono le classi. Non tutti i “lavoratori” arrivano alla pensione nelle stesse condizioni. Dirigenti, funzionari statali, impiegati medio alti escono dal lavoro ancora in buone condizioni, gli operai ne escono consumati, avvelenati. La statistica parla chiaro, gli operai vivono in media 7-8 anni meno delle altre classi. Sostenere un aumento dell’aspettativa di vita per aumentare l’età di accesso alla pensione, è per gli operai una tragica truffa. In sostanza si vuol ridurre il periodo di sopravvivenza fra l’uscita dal lavoro e la fine vita per risparmiare sulle pensioni. Per gli operai […] 0

    PENSIONI, SINDACALISTI VENDUTI E PROCESSIONI INCONCLUDENTI

    COMUNICATO DEL PARTITO OPERAIO Fra i pensionati ci sono le classi. Non tutti i “lavoratori” arrivano alla pensione nelle stesse condizioni. Dirigenti, funzionari statali, impiegati medio alti escono dal lavoro ancora in buone condizioni, gli operai ne escono consumati, avvelenati. La statistica parla chiaro, gli operai vivono in media 7-8 anni meno delle altre classi. Sostenere un aumento dell’aspettativa di vita per aumentare l’età di accesso alla pensione, è per gli operai una tragica truffa. In sostanza si vuol ridurre il periodo di sopravvivenza fra l’uscita dal lavoro e la fine vita per risparmiare sulle pensioni. Per gli operai […]

    Continue Reading

  • Caro Operai Contro, alla Nokia l’accordo escludeva «soluzioni traumatiche», invece adesso partono 50 licenziamenti. Ma vatti a fidare dei padroni, che considerano non traumatici i licenziamenti! 50 fra operai e tecnici avevano subito anche il trasferimento a Vimercate con la promessa di essere al sicuro, di aver superato la crisi aziendale, con la cassa integrazione per riorganizzazione e con le “uscite volontarie”. Ma vatti a fidare dei padroni e dei sindacalisti pantofolai! Saluti da Vimercate   Estratto da Il Giorno della Martesana del 12-10-17 Cassina de’ Pecchi (Milano). Cinquanta licenziamenti in arrivo alla Nokia. Metà fra tecnici e operai […] 0

    Nokia: 50 licenziamenti a Cassina de Pecchi dopo la cassa per riorganizzazione

    Caro Operai Contro, alla Nokia l’accordo escludeva «soluzioni traumatiche», invece adesso partono 50 licenziamenti. Ma vatti a fidare dei padroni, che considerano non traumatici i licenziamenti! 50 fra operai e tecnici avevano subito anche il trasferimento a Vimercate con la promessa di essere al sicuro, di aver superato la crisi aziendale, con la cassa integrazione per riorganizzazione e con le “uscite volontarie”. Ma vatti a fidare dei padroni e dei sindacalisti pantofolai! Saluti da Vimercate   Estratto da Il Giorno della Martesana del 12-10-17 Cassina de’ Pecchi (Milano). Cinquanta licenziamenti in arrivo alla Nokia. Metà fra tecnici e operai […]

    Continue Reading

  • Redazione di operai contro, “Ora la guerra è più vicina”. Queste sono le parole  pronunciate dall’ambasciatrice americana all’Onu Nikki Haley, durante il consiglio di sicurezza sulla Corea del Nord. Mentre pochi minuti prima, durante un comizio in Missouri, Donald Trump era tornato ad attaccare sul piano personale il dittatore di Pyongyang, Kim Jong-un, deridendolo e descrivendolo come un “cagnolino malato”. “The little rocket man”, il piccolo uomo-missile, ha ripetuto davanti ai suoi calorosi sostenitori. I grandi paesi imperialisti hanno le armi atomiche. Le usano contro i picoli per difendere i loro interessi, ma sono pronti ad usarle nella terza guerra […] 0

    Usa all’Onu: “Ora la guerra è vicina”

    Redazione di operai contro, “Ora la guerra è più vicina”. Queste sono le parole  pronunciate dall’ambasciatrice americana all’Onu Nikki Haley, durante il consiglio di sicurezza sulla Corea del Nord. Mentre pochi minuti prima, durante un comizio in Missouri, Donald Trump era tornato ad attaccare sul piano personale il dittatore di Pyongyang, Kim Jong-un, deridendolo e descrivendolo come un “cagnolino malato”. “The little rocket man”, il piccolo uomo-missile, ha ripetuto davanti ai suoi calorosi sostenitori. I grandi paesi imperialisti hanno le armi atomiche. Le usano contro i picoli per difendere i loro interessi, ma sono pronti ad usarle nella terza guerra […]

    Continue Reading

  • “Non voglio morire! Non voglio morire!”. Le grida degli operai della Thyssenkrupp, divorati dalle fiamme la notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, risuonano nitide nella registrazione della telefonata al 118. “C’è stato un incendio. Abbiamo cercato di spegnerlo: senza riuscirci, senza niente. I ragazzi sono bruciati”, urla chi chiama i soccorsi. Quei lamenti, quegli strilli di dolore, quelle richieste disperate d’aiuto sembrano riecheggiare ancora adesso nel capannone dello stabilimento siderurgico torinese. Da tre anni, in corso Regina 400, vanno avanti le operazioni di pulizia e di messa in sicurezza. Gli addetti ai lavori hanno lavato i […] 0

    Thyssen, nella fabbrica della morte dieci anni dopo

    “Non voglio morire! Non voglio morire!”. Le grida degli operai della Thyssenkrupp, divorati dalle fiamme la notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, risuonano nitide nella registrazione della telefonata al 118. “C’è stato un incendio. Abbiamo cercato di spegnerlo: senza riuscirci, senza niente. I ragazzi sono bruciati”, urla chi chiama i soccorsi. Quei lamenti, quegli strilli di dolore, quelle richieste disperate d’aiuto sembrano riecheggiare ancora adesso nel capannone dello stabilimento siderurgico torinese. Da tre anni, in corso Regina 400, vanno avanti le operazioni di pulizia e di messa in sicurezza. Gli addetti ai lavori hanno lavato i […]

    Continue Reading