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![Redazione di Operai Contro, Sono 340 gli operai in esubero alla Perugina-Nestlé di San Sisto (PG). E per il 27 luglio, è fissato uno sciopero di 8 ore. “Dobbiamo riequilibrare l’occupazione alla produzione e alla logistica – ha annunciato Leo Wencel, amministratore delegato di Nestlè Italia – e per una fetta degli 819 lavoratori non si può garantire la continuità”. In breve, il posto è sicuro solo per il 70% degli addetti. I sindacati sono nei guai. Nel 2018, la Cig straordinaria non sarà più rinnovabile. E negli ultimi anni, è grazie alla cassa integrazione che sono state coperte […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/07/perugina1-200x110.jpg "PERUGINA: 340 LICENZIAMENTI")
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PERUGINA: 340 LICENZIAMENTI
Posted 25 Luglio 2017Redazione di Operai Contro, Sono 340 gli operai in esubero alla Perugina-Nestlé di San Sisto (PG). E per il 27 luglio, è fissato uno sciopero di 8 ore. “Dobbiamo riequilibrare l’occupazione alla produzione e alla logistica – ha annunciato Leo Wencel, amministratore delegato di Nestlè Italia – e per una fetta degli 819 lavoratori non si può garantire la continuità”. In breve, il posto è sicuro solo per il 70% degli addetti. I sindacati sono nei guai. Nel 2018, la Cig straordinaria non sarà più rinnovabile. E negli ultimi anni, è grazie alla cassa integrazione che sono state coperte […] -
![Ericsson nella serata di venerdì licenzia 200 lavoratori a Roma e 61 a Genova, e il sindacato scende sul piede di guerra. L’azienda ha fatto recapitare le lettere di licenziamento alla fine della scorsa settimana, avviando così la quattordicesima procedura di licenziamento che prevede 315 esuberi complessivi. “Semplicemente una vergogna“, commenta Riccardo Saccone, segretario generale della Slc Cgil di Roma e del Lazio, che ha indetto stamattina un presidio davanti alla sede capitolina dell’azienda. Per protestare contro le 61 comunicazioni di congedo inviate via mail a Genova, invece, i dipendenti hanno bloccato il casello autostradale di Genova-Cornigliano che immette […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/07/ericson-genova-200x110.jpg "Ericsson licenzia ancora, operai in piazza")
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Ericsson licenzia ancora, operai in piazza
Posted 25 Luglio 2017Ericsson nella serata di venerdì licenzia 200 lavoratori a Roma e 61 a Genova, e il sindacato scende sul piede di guerra. L’azienda ha fatto recapitare le lettere di licenziamento alla fine della scorsa settimana, avviando così la quattordicesima procedura di licenziamento che prevede 315 esuberi complessivi. “Semplicemente una vergogna“, commenta Riccardo Saccone, segretario generale della Slc Cgil di Roma e del Lazio, che ha indetto stamattina un presidio davanti alla sede capitolina dell’azienda. Per protestare contro le 61 comunicazioni di congedo inviate via mail a Genova, invece, i dipendenti hanno bloccato il casello autostradale di Genova-Cornigliano che immette […] -
![Caro Operai Contro, mentre il Tar da una parte ed il Consiglio di Stato dall’altra, a colpi di sentenze aprono e chiudono l’inceneritore di Tossilo, gli unici a non aver voce in capitolo sono gli operai che ci lavorano, per i quali si prospetta il raddoppio dell’impianto. Una serie di associazioni, comitati e Comuni si scontrano chi per chiudere definitivamente l’inceneritore, chi per raddoppiarne la potenza. A non essere interpellati sono gli operai che ci lavorano, tutti i giorni a contatto diretto con un tasso di nocività che può risultare invalidante e letale. Per i padroni e i loro […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/07/inceneritore-sardo-200x110.jpg "Lo scontro sull’inceneritore esclude gli operai che ci lavorano")
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Lo scontro sull’inceneritore esclude gli operai che ci lavorano
Posted 25 Luglio 2017Caro Operai Contro, mentre il Tar da una parte ed il Consiglio di Stato dall’altra, a colpi di sentenze aprono e chiudono l’inceneritore di Tossilo, gli unici a non aver voce in capitolo sono gli operai che ci lavorano, per i quali si prospetta il raddoppio dell’impianto. Una serie di associazioni, comitati e Comuni si scontrano chi per chiudere definitivamente l’inceneritore, chi per raddoppiarne la potenza. A non essere interpellati sono gli operai che ci lavorano, tutti i giorni a contatto diretto con un tasso di nocività che può risultare invalidante e letale. Per i padroni e i loro […] -
![Redazione di Operai Contro, La lotta contro i licenziamenti di quattro operai all’Hitachi di via Argine a Napoli Hitachi di via Argine a Napoli. Ex Ansaldo, circa millequattrocento dipendenti, di cui quasi la metà operai, fabbrica di componenti ferroviari. Non è un’azienda in crisi. Si stanno facendo assunzioni di giovani interinali che dovrebbero raggiungere oltre duecento unità. Nonostante questo la fabbrica licenzia. Un giochetto ormai usuale, si mettono fuori operai con contratti pre job act e si inseriscono giovani con i nuovi contratti “a tutele crescenti”, cioè meno pagati e licenziabili in qualsiasi momento. In questa ottica, Hitachi ha […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/07/hita-200x110.jpg "SEI INVALIDO? ALLORA TI LICENZIO")
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SEI INVALIDO? ALLORA TI LICENZIO
Posted 24 Luglio 2017Redazione di Operai Contro, La lotta contro i licenziamenti di quattro operai all’Hitachi di via Argine a Napoli Hitachi di via Argine a Napoli. Ex Ansaldo, circa millequattrocento dipendenti, di cui quasi la metà operai, fabbrica di componenti ferroviari. Non è un’azienda in crisi. Si stanno facendo assunzioni di giovani interinali che dovrebbero raggiungere oltre duecento unità. Nonostante questo la fabbrica licenzia. Un giochetto ormai usuale, si mettono fuori operai con contratti pre job act e si inseriscono giovani con i nuovi contratti “a tutele crescenti”, cioè meno pagati e licenziabili in qualsiasi momento. In questa ottica, Hitachi ha […] -
![Redazione di Operai Contro. Il Fondo Monetario Internazionale ha fatto un altro miracolo. Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime di crescita per l’Italia. Il pil italiano crescera’ quest’anno dell’1,3%, ovvero 0,5 punti percentuali in piu’ rispetto alle previsioni di aprile. Nel 2018 l’economia crescera’ dell’1,0%, ovvero +0,2 punti percentuali rispetto alle stime precedenti. ”Le stime di crescita per il 2017 sono state riviste al rialzo per diversi paesi dell’area euro, incluse Francia, Germania, Italia e Spagna, per le quali la crescita nel primo trimestre 2017 e’ stata sopra le attese”. La povertà in tutta l’Europa aumenta. […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/07/miracolofmi-200x110.jpg "MIRACOLO, MIRACOLO, MIRACOLO")
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MIRACOLO, MIRACOLO, MIRACOLO
Posted 24 Luglio 2017Redazione di Operai Contro. Il Fondo Monetario Internazionale ha fatto un altro miracolo. Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime di crescita per l’Italia. Il pil italiano crescera’ quest’anno dell’1,3%, ovvero 0,5 punti percentuali in piu’ rispetto alle previsioni di aprile. Nel 2018 l’economia crescera’ dell’1,0%, ovvero +0,2 punti percentuali rispetto alle stime precedenti. ”Le stime di crescita per il 2017 sono state riviste al rialzo per diversi paesi dell’area euro, incluse Francia, Germania, Italia e Spagna, per le quali la crescita nel primo trimestre 2017 e’ stata sopra le attese”. La povertà in tutta l’Europa aumenta. […] -
![Un grave infortunio sul lavoro si è verificato alle acciaierie di Terni nel primo pomeriggio di lunedì 10 luglio poco dopo il cambio di turno. Coinvolto un operaio, ferito in modo molto serio. Il giovane, G. M. 35 anni, è stato investito da un grosso rotolo d’acciaio pesante oltre 20 tonnellate che stava venendo caricato con il carroponte e che l’ha schiacciato contro la balaustra, nel reparto Pix 1 all’uscita del rotolo Lac 2. Il rotolo l’avrebbe travolto schiacciandogli anche le gambe e facendolo sbattere violentemente a terra, provocandogli un trauma cranico. La ricostruzione dell’incidente è stata confermata anche […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/07/ast-inc-200x110.jpg "Terni, Ast: grave infortunio sul lavoro Giovane operaio schiacciato da un rotolo di acciaio")
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Terni, Ast: grave infortunio sul lavoro Giovane operaio schiacciato da un rotolo di acciaio
Posted 24 Luglio 2017Un grave infortunio sul lavoro si è verificato alle acciaierie di Terni nel primo pomeriggio di lunedì 10 luglio poco dopo il cambio di turno. Coinvolto un operaio, ferito in modo molto serio. Il giovane, G. M. 35 anni, è stato investito da un grosso rotolo d’acciaio pesante oltre 20 tonnellate che stava venendo caricato con il carroponte e che l’ha schiacciato contro la balaustra, nel reparto Pix 1 all’uscita del rotolo Lac 2. Il rotolo l’avrebbe travolto schiacciandogli anche le gambe e facendolo sbattere violentemente a terra, provocandogli un trauma cranico. La ricostruzione dell’incidente è stata confermata anche […] -
![Redazione di Operai Contro, chi è nato dopo il il 1980 rishia di andare in pensione dopo i 73 anni. I pensionati attuali ridotti alla fame. I giovani con la certezza di non arivare mai alla pensione Un giovane disoccupato dal corriere C’è una generazione, quella di chi è nato dal 1980 in poi, che è investita in pieno da tutte le riforme delle pensioni. Per costoro, il combinato disposto del calcolo contributivo, introdotto dalla Dini per chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995 , e il forte aumento dei requisiti per la pensione scattato con la […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/07/corsa-a-ostacoli-200x110.jpg "IN PENSIONE A 73 ANNI")
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IN PENSIONE A 73 ANNI
Posted 24 Luglio 2017Redazione di Operai Contro, chi è nato dopo il il 1980 rishia di andare in pensione dopo i 73 anni. I pensionati attuali ridotti alla fame. I giovani con la certezza di non arivare mai alla pensione Un giovane disoccupato dal corriere C’è una generazione, quella di chi è nato dal 1980 in poi, che è investita in pieno da tutte le riforme delle pensioni. Per costoro, il combinato disposto del calcolo contributivo, introdotto dalla Dini per chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995 , e il forte aumento dei requisiti per la pensione scattato con la […] -
![Caro Operai Contro, una bolla speculativa si aggira per il mondo. Cosa succede se scoppia? I padroni con il loro governo e i loro partiti, hanno il percorso da seguire: licenziamenti, misure antioperaie, impoverimento, repressione e guerra. Il governo e i partiti sono presi a parlare di legge elettorale per la caccia al cadreghino. Organizziamo il partito operaio contro i padroni e il loro governo che ci stanno portando in rovina. Saluti operai Allego una nota del Sole 24 ore del 23 luglio Le Borse ora valgono più del Pil del pianeta. Quali sono i rischi? Nei primi […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/07/bolle-200x110.jpg "Una bolla speculativa si aggira per il mondo")
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Una bolla speculativa si aggira per il mondo
Posted 24 Luglio 2017Caro Operai Contro, una bolla speculativa si aggira per il mondo. Cosa succede se scoppia? I padroni con il loro governo e i loro partiti, hanno il percorso da seguire: licenziamenti, misure antioperaie, impoverimento, repressione e guerra. Il governo e i partiti sono presi a parlare di legge elettorale per la caccia al cadreghino. Organizziamo il partito operaio contro i padroni e il loro governo che ci stanno portando in rovina. Saluti operai Allego una nota del Sole 24 ore del 23 luglio Le Borse ora valgono più del Pil del pianeta. Quali sono i rischi? Nei primi […] -
![Riceviamo e pubblichiamo Dopo aver sentito parlare per diverso tempo da amici e conoscenti adesso posso dire di aver toccato con mano, seppure per pochi giorni, l’esperienza delle farm Australiane. L’estensione del Working Holiday Visa per il secondo anno deve passare proprio da qui, e la si ottiene prestando almeno 88 giorni di lavoro. C’è chi ne parla ‘benino’ e c’è chi descrive questi tre mesi pieni di lavoro come un vero e proprio calvario. Una cosa è certa: lavorare in un ristorante, in confronto, è una passeggiata. Le macchine hanno dato una mano negli ultimi tempi a svolgere […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/07/farm-200x110.png "In diretta dalle Farms: ovvero, quando il caporalato parla australiano")
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In diretta dalle Farms: ovvero, quando il caporalato parla australiano
Posted 23 Luglio 2017Riceviamo e pubblichiamo Dopo aver sentito parlare per diverso tempo da amici e conoscenti adesso posso dire di aver toccato con mano, seppure per pochi giorni, l’esperienza delle farm Australiane. L’estensione del Working Holiday Visa per il secondo anno deve passare proprio da qui, e la si ottiene prestando almeno 88 giorni di lavoro. C’è chi ne parla ‘benino’ e c’è chi descrive questi tre mesi pieni di lavoro come un vero e proprio calvario. Una cosa è certa: lavorare in un ristorante, in confronto, è una passeggiata. Le macchine hanno dato una mano negli ultimi tempi a svolgere […] -
![C’è la concreta possibilità di tornare al lavoro per i circa mille operai tessili del Bangladesh licenziati perché avevano osato chiedere un aumento del loro salario da fame. In alternativa, riceveranno la liquidazione insieme a tutti gli stipendi non percepiti. Sono state ritirate anche le denunce penali che avevano condotto all’incarcerazione di alcuni sindacalisti e costretto altri a nascondersi per evitare l’arresto. È il frutto di un accordo raggiunto nel paese asiatico grazie all’impegno del sindacato internazionale IndustriAll che ha messo intorno a un tavolo la casa madre, cioè il colosso svedese H&M, e i dirigenti di sei fornitori […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/07/tessili-bangla-200x110.png "Bangladesh, il riscatto dei tessili sfruttati")
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Bangladesh, il riscatto dei tessili sfruttati
Posted 23 Luglio 2017C’è la concreta possibilità di tornare al lavoro per i circa mille operai tessili del Bangladesh licenziati perché avevano osato chiedere un aumento del loro salario da fame. In alternativa, riceveranno la liquidazione insieme a tutti gli stipendi non percepiti. Sono state ritirate anche le denunce penali che avevano condotto all’incarcerazione di alcuni sindacalisti e costretto altri a nascondersi per evitare l’arresto. È il frutto di un accordo raggiunto nel paese asiatico grazie all’impegno del sindacato internazionale IndustriAll che ha messo intorno a un tavolo la casa madre, cioè il colosso svedese H&M, e i dirigenti di sei fornitori […]