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![Redazione di Operai Contro Un operaio oggi è deceduto oggi all’interno dell’area dei cantieri navali di Monfalcone (Gorizia) della Fincantieri. Un operaio bosniaco di 41 anni, è morto precipitando da un’altezza di circa 20 metri da una palazzina in costruzione. L’incidente mortale è avvenuto all’interno del cantiere edile che sta costruendo i nuovi capannoni per la verniciatura delle navi all’interno dello stabilimento Fincantieri. L’operaio era dipendente di una ditta esterna ai cantieri navali. La morte non guarda alla nazionalità degli operai È stato proclamato lo sciopero e il blocco di tutte le attività del cantiere di Monfalcone, dove è in […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/03/monfalcone100-200x110.jpg "Monfalcone, operaio muore in cantiere")
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Monfalcone, operaio muore in cantiere
Posted 2 Marzo 2017Redazione di Operai Contro Un operaio oggi è deceduto oggi all’interno dell’area dei cantieri navali di Monfalcone (Gorizia) della Fincantieri. Un operaio bosniaco di 41 anni, è morto precipitando da un’altezza di circa 20 metri da una palazzina in costruzione. L’incidente mortale è avvenuto all’interno del cantiere edile che sta costruendo i nuovi capannoni per la verniciatura delle navi all’interno dello stabilimento Fincantieri. L’operaio era dipendente di una ditta esterna ai cantieri navali. La morte non guarda alla nazionalità degli operai È stato proclamato lo sciopero e il blocco di tutte le attività del cantiere di Monfalcone, dove è in […] -
![Redazione, occorre smetterla. Ogni volta che c’è un episodio di corruzione si cerca di tirare dentro politici e parenti. E’ il caso del padre della Boschi, e il caso del padre di Renzi. I politici sono delle umili persone che operano per il bene della collettività. I loro padri sono onestissime persone, che la magistratura dichiarerà completamente estranei agli episodi di truffa. Vi risparmio la ricerca e vi invio un articolo del fatto quotidiano. E’ notorio che il fatto quotidiano è un giornale contro la democrazia e il potere dei padroni. Pubblicatelo tra una settimana si dovranno rimangiare le […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/03/romeo-pizzino-404-200x110.jpg "Consip, Alfredo Romeo arrestato per corruzione")
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Consip, Alfredo Romeo arrestato per corruzione
Posted 2 Marzo 2017Redazione, occorre smetterla. Ogni volta che c’è un episodio di corruzione si cerca di tirare dentro politici e parenti. E’ il caso del padre della Boschi, e il caso del padre di Renzi. I politici sono delle umili persone che operano per il bene della collettività. I loro padri sono onestissime persone, che la magistratura dichiarerà completamente estranei agli episodi di truffa. Vi risparmio la ricerca e vi invio un articolo del fatto quotidiano. E’ notorio che il fatto quotidiano è un giornale contro la democrazia e il potere dei padroni. Pubblicatelo tra una settimana si dovranno rimangiare le […] -
![Redazione di Operai Contro, spesso mi capita di leggere o sentire dibattiti sui robot. Immancabilmente spesso la conclusione è che i robot toglieranno la fatica del lavoro salariato lavoro agli operai. Molto probabilmente costoro non hanno mai lavorato in fabbrica. Io sono un giovane operaio della FCA di Melfi. La fabbrica è piena di ogni tipo di Robot. I robot non solo non ci hanno levato la fatica del lavoro salariato, ma i padroni costringono gli operai a segire i ritmi del Robot. Io penso che nelle moderne fabbriche gli operai sono sempre più ridotti ad essere robot appendici […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/01/melfi-sogno-620x350-200x110.jpg "FCA DI MELFI: ROBOT E OPERAI")
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FCA DI MELFI: ROBOT E OPERAI
Posted 2 Marzo 2017Redazione di Operai Contro, spesso mi capita di leggere o sentire dibattiti sui robot. Immancabilmente spesso la conclusione è che i robot toglieranno la fatica del lavoro salariato lavoro agli operai. Molto probabilmente costoro non hanno mai lavorato in fabbrica. Io sono un giovane operaio della FCA di Melfi. La fabbrica è piena di ogni tipo di Robot. I robot non solo non ci hanno levato la fatica del lavoro salariato, ma i padroni costringono gli operai a segire i ritmi del Robot. Io penso che nelle moderne fabbriche gli operai sono sempre più ridotti ad essere robot appendici […] -
![Redazione di Operai Contro, vi invio un testo preso da Facebook. Condivido la denuncia e indica le battaglie che noi operai che lavoriamo a Pomigliano abbiamo di fronte. Non sono facili, ma l’unica possibilità che abbiamo è quella di creare tra gli operai una forza che sappia opporsi alla FCA e ai sindacati collaborazionisti. La fabbrica è la nostra galera, ma è l’unico posto in cui possiamo organizzarci. Un operaio di Pomigliano HANNO COSTRUITO AD ARTE … A “VOCE di POPOLO”, il ritornello: “CA’ NISCIUN VO SCIOPERA”, perché nui’ SINDACAT a ricotta amma fa, aggiungiamo noi “O ritornell re […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/04/fcapo-200x110.jpg "POMIGLIANO: CONSIDERAZIONI")
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POMIGLIANO: CONSIDERAZIONI
Posted 2 Marzo 2017Redazione di Operai Contro, vi invio un testo preso da Facebook. Condivido la denuncia e indica le battaglie che noi operai che lavoriamo a Pomigliano abbiamo di fronte. Non sono facili, ma l’unica possibilità che abbiamo è quella di creare tra gli operai una forza che sappia opporsi alla FCA e ai sindacati collaborazionisti. La fabbrica è la nostra galera, ma è l’unico posto in cui possiamo organizzarci. Un operaio di Pomigliano HANNO COSTRUITO AD ARTE … A “VOCE di POPOLO”, il ritornello: “CA’ NISCIUN VO SCIOPERA”, perché nui’ SINDACAT a ricotta amma fa, aggiungiamo noi “O ritornell re […] -
![Redazione di Operai Contro, grande accordo tra i sindacalisti parassiti, padroni e governo. Gli operai dell’ILVA costretti alla cassa integrazione straordinaria ( fino alla vendita poi potranno essere licenziati ) sono 3300 l’accordo è questo: -3300 operai costretti alla cassa integrazione e a laciare ai padroni il 30% del loro salario. Potranno liberamente respirare carbone fuori della fabbrica e continuare a sopravvivere più miserabili di prima. – gli altri 6700 condannati a continuare a produrre profitti con la morte sulle spalle. Produrranno la stessa quantità di acciaio che prima producevano in 10000. I 6700 produrranno profitti con più fatica. […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/02/amianto-ilva1-200x110.jpg "ILVA: ACCORDO, PADRONE,SINDACATI E POLITICI, 3300 OPERAI IN CIGS")
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ILVA: ACCORDO, PADRONE,SINDACATI E POLITICI, 3300 OPERAI IN CIGS
Posted 2 Marzo 2017Redazione di Operai Contro, grande accordo tra i sindacalisti parassiti, padroni e governo. Gli operai dell’ILVA costretti alla cassa integrazione straordinaria ( fino alla vendita poi potranno essere licenziati ) sono 3300 l’accordo è questo: -3300 operai costretti alla cassa integrazione e a laciare ai padroni il 30% del loro salario. Potranno liberamente respirare carbone fuori della fabbrica e continuare a sopravvivere più miserabili di prima. – gli altri 6700 condannati a continuare a produrre profitti con la morte sulle spalle. Produrranno la stessa quantità di acciaio che prima producevano in 10000. I 6700 produrranno profitti con più fatica. […] -
![dalla gazzetta del mezzogiorno TARANTO – La Slc Cgil di Taranto denuncia un nuovo caso di lavoratori sottopagati in un call center che opera per grandi committenze nazionali. Il centro, secondo l’organizzazione sindacale, retribuisce i dipendenti con «la misera e offensiva somma» di 2,50 euro per ogni ora di lavoro. «Una somma – osserva Andrea Lumino, segretario territoriale della Slc – da considerare al lordo delle ritenute di legge: la paga netta nelle tasche dei lavoratori era quindi addirittura inferiore ai 2 euro». La vicenda, sottolinea il sindacalista, «è grottesca e vergognosa e abbiamo già provveduto a denunciare tutto […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/03/call-ta-200x110.jpg "Taranto: nel call center una paga da 2,5 euro all’ora")
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Taranto: nel call center una paga da 2,5 euro all’ora
Posted 2 Marzo 2017dalla gazzetta del mezzogiorno TARANTO – La Slc Cgil di Taranto denuncia un nuovo caso di lavoratori sottopagati in un call center che opera per grandi committenze nazionali. Il centro, secondo l’organizzazione sindacale, retribuisce i dipendenti con «la misera e offensiva somma» di 2,50 euro per ogni ora di lavoro. «Una somma – osserva Andrea Lumino, segretario territoriale della Slc – da considerare al lordo delle ritenute di legge: la paga netta nelle tasche dei lavoratori era quindi addirittura inferiore ai 2 euro». La vicenda, sottolinea il sindacalista, «è grottesca e vergognosa e abbiamo già provveduto a denunciare tutto […] -
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Palermo: operai senza salario da 17 mesi
Posted 2 Marzo 2017Redazione di Operai Contro, gli operai dele aziende del gruppo Virga sono senza salario da 17 mesi. Gli operai della cava Acri srl e delle altre aziende edili del gruppo Virga hanno organizzato una manifestazione di protesta. Il sit-in si è tenuto nei locali dello stabilimento in contrada Rocca Bianca, a Marineo (Palermo). Vantiano 17 mensilità di arretrati: dieci mesi maturati prima del sequestro del luglio 2015 e sette mesi maturati nel corso del sequestro. L’11 febbraio, è scaduta la cassa integrazione, Sindacati e politici se ne fottono. Neanche l’elemosina della cig abbiamo Un operaio -
![Redazione di Operai Contro. ormai sembra sia passata una eternità. Dal 2012 siamo in presidio davanti alla fabbrica e viviamo da mendicanti. Già dal 2010 la multinazionale proprietaria dello stabilimento aveva annunciato di voler chiudere. Nel 2012, poi, il fermo vero e proprio dell’impianto con l’inizio della via crucis degli operai tra cassa integrazione e mobilità. I padroni delle aziende dell’indotto hanno chiuso da tempo e non hanno pagato quello che dovevano agli operai . C’è gente che ha bruciato tutti i risparmi per tirare avanti”, dice Roberto Forresu, segretario della Fiom nel Sulcis.Fino a qualche mese fa si […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/03/ex-alcoa-200x110.jpg "OPERAI EX ALCOA: CONDANNATI A VIVERE DI ELEMOSINA")
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OPERAI EX ALCOA: CONDANNATI A VIVERE DI ELEMOSINA
Posted 2 Marzo 2017Redazione di Operai Contro. ormai sembra sia passata una eternità. Dal 2012 siamo in presidio davanti alla fabbrica e viviamo da mendicanti. Già dal 2010 la multinazionale proprietaria dello stabilimento aveva annunciato di voler chiudere. Nel 2012, poi, il fermo vero e proprio dell’impianto con l’inizio della via crucis degli operai tra cassa integrazione e mobilità. I padroni delle aziende dell’indotto hanno chiuso da tempo e non hanno pagato quello che dovevano agli operai . C’è gente che ha bruciato tutti i risparmi per tirare avanti”, dice Roberto Forresu, segretario della Fiom nel Sulcis.Fino a qualche mese fa si […] -
![Caro Operai Contro, “Sciopero sciopero” è la decisione dei lavoratori riuniti in assemblea contro la pretesa del centro commerciale di farli lavorare anche a Pasqua e a Santo Stefano. Sono circa 2.500 le persone impiegate nel polo commerciale di Serravalle Scrivia, «una forza enorme che per la prima volta esce dal silenzio». Un esempio che andrebbe seguito. “All’assemblea è arrivata anche la solidarietà della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici. «Se scenderete in piazza con voi ci saranno anche gli operai delle fabbriche», assicura Angelo Paternò delegato sindacale alla Kme”. I lavoratori dei centri commerciali ce ne hanno fin sopra […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/03/centro-200x110.jpg "” SCOPERO SCIOPERO “")
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” SCOPERO SCIOPERO “
Posted 2 Marzo 2017Caro Operai Contro, “Sciopero sciopero” è la decisione dei lavoratori riuniti in assemblea contro la pretesa del centro commerciale di farli lavorare anche a Pasqua e a Santo Stefano. Sono circa 2.500 le persone impiegate nel polo commerciale di Serravalle Scrivia, «una forza enorme che per la prima volta esce dal silenzio». Un esempio che andrebbe seguito. “All’assemblea è arrivata anche la solidarietà della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici. «Se scenderete in piazza con voi ci saranno anche gli operai delle fabbriche», assicura Angelo Paternò delegato sindacale alla Kme”. I lavoratori dei centri commerciali ce ne hanno fin sopra […] -
![Redazione di Operai Contro, Le recenti dichiarazioni del ministro dell’Industria francese, Christophe Sirugue, hanno gelato tutti in Italia: «Fincantieri non deve avere la maggioranza». La maggioranza a cui faceva riferimento il ministro è quella azionaria in STX France proprietaria dei famosi cantieri navali di Saint Nazaire. L’italiana Fincantieri è da mesi che cerca di mettere le mani sugli ex-Chantiers de l’Atlantique. E probabilmente pensava di esserci riuscita quando un mese fa il tribunale fallimentare di Seul l’ha dichiarata “miglior offerente” per STX France. STX, uno dei conglomerati coreani (chaebol) il cui successo veniva tanto decantato negli anni ‘70, aveva […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/03/fincantieri-francia-200x110.jpg "ll protezionismo francese sui cantieri di Saint Nazaire")
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ll protezionismo francese sui cantieri di Saint Nazaire
Posted 2 Marzo 2017Redazione di Operai Contro, Le recenti dichiarazioni del ministro dell’Industria francese, Christophe Sirugue, hanno gelato tutti in Italia: «Fincantieri non deve avere la maggioranza». La maggioranza a cui faceva riferimento il ministro è quella azionaria in STX France proprietaria dei famosi cantieri navali di Saint Nazaire. L’italiana Fincantieri è da mesi che cerca di mettere le mani sugli ex-Chantiers de l’Atlantique. E probabilmente pensava di esserci riuscita quando un mese fa il tribunale fallimentare di Seul l’ha dichiarata “miglior offerente” per STX France. STX, uno dei conglomerati coreani (chaebol) il cui successo veniva tanto decantato negli anni ‘70, aveva […]