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![Redazione di Operai Contro, Renzi ci aveva promesso che non saremmo stati deportati. Ma più di 5 mila siamo stati deportati negli alberghi della costa. Ad aprile la convenzione con gli alberghi scade. Solo pochissimi dei 309 alberghi hanno detto che la rinnoveranno fino a giugno. Renzi ci aveva promesso le casette in legno, ma le poche arrivate sono servite solo per le riprese televisive. Renzi ci aveva promesso che la ricostruzione sarebbe iniziata subito, ma la ricostruzione non è iniziata Redazione, dopo il terremoto e la neve dobbiamo subire le promesse dei politici e dello stato dei padroni […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/02/marche1-200x110.jpg "Terremotati: dopo il terremoto, i politici e lo stato dei padroni")
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Terremotati: dopo il terremoto, i politici e lo stato dei padroni
Posted 22 Febbraio 2017Redazione di Operai Contro, Renzi ci aveva promesso che non saremmo stati deportati. Ma più di 5 mila siamo stati deportati negli alberghi della costa. Ad aprile la convenzione con gli alberghi scade. Solo pochissimi dei 309 alberghi hanno detto che la rinnoveranno fino a giugno. Renzi ci aveva promesso le casette in legno, ma le poche arrivate sono servite solo per le riprese televisive. Renzi ci aveva promesso che la ricostruzione sarebbe iniziata subito, ma la ricostruzione non è iniziata Redazione, dopo il terremoto e la neve dobbiamo subire le promesse dei politici e dello stato dei padroni […] -
![Redazione, la magistratura dei padroni Israeliani ci dice che si può ammazzare un palestinese ferito sparandogli un colpo in testa. Per i giornalisti dei padroni è tutto normale. Sono proprio i giornalisti che parlano di crimini contro l’umanità. Questo cos’è? Probabilmente il militare israeliano verrà decorato per aver ucciso un palestinese ferito Un giovane cronaca dal fatto Un anno e mezzo di carcere militare al soldato israeliano Elor Azaria che il 24 marzo 2016 uccise a Hebron Abdel Fatah Sharif, assalitore palestinese già ferito a terra Bennet: “Soldato eccellente che ha solo eliminato un terrorista” – Il ministro dell’istruzione Naftali Bennet, del partito […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/02/pal-200x110.jpg "ISRAELE: LA GIUSTIZIA DEI PADRONI")
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ISRAELE: LA GIUSTIZIA DEI PADRONI
Posted 22 Febbraio 2017Redazione, la magistratura dei padroni Israeliani ci dice che si può ammazzare un palestinese ferito sparandogli un colpo in testa. Per i giornalisti dei padroni è tutto normale. Sono proprio i giornalisti che parlano di crimini contro l’umanità. Questo cos’è? Probabilmente il militare israeliano verrà decorato per aver ucciso un palestinese ferito Un giovane cronaca dal fatto Un anno e mezzo di carcere militare al soldato israeliano Elor Azaria che il 24 marzo 2016 uccise a Hebron Abdel Fatah Sharif, assalitore palestinese già ferito a terra Bennet: “Soldato eccellente che ha solo eliminato un terrorista” – Il ministro dell’istruzione Naftali Bennet, del partito […] -
![Redazione di Operai Contro, gli acquirenti dell’ILVA cinguettano. Così cinguetta il padrone indiano Sajjan Jindal, presidente di Jindal South West, società indiana entrata a novembre nella cordata per Ilva di Acciaitalia. «L’utilizzo del gas in siderurgia in sostituzione del carbone non è una chimera o una fantasia irrealizzabile. È una realtà tecnologica e industriale che applichiamo da tempo nelle nostre acciaierie in India. Se ci aggiudicheremo l’Ilva con Acciaiitalia , sarà con il preridotto e altre soluzioni tecniche basate sul gas che faremo tornare blu il cielo e pulita l’aria di Taranto ed elimineremo sostanze nocive cancerogene come gli […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/09/ilva-ta-200x110.jpg "ILVA: IL DESTINO DEGLI OPERAI DELL’ACCIAIO")
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ILVA: IL DESTINO DEGLI OPERAI DELL’ACCIAIO
Posted 22 Febbraio 2017Redazione di Operai Contro, gli acquirenti dell’ILVA cinguettano. Così cinguetta il padrone indiano Sajjan Jindal, presidente di Jindal South West, società indiana entrata a novembre nella cordata per Ilva di Acciaitalia. «L’utilizzo del gas in siderurgia in sostituzione del carbone non è una chimera o una fantasia irrealizzabile. È una realtà tecnologica e industriale che applichiamo da tempo nelle nostre acciaierie in India. Se ci aggiudicheremo l’Ilva con Acciaiitalia , sarà con il preridotto e altre soluzioni tecniche basate sul gas che faremo tornare blu il cielo e pulita l’aria di Taranto ed elimineremo sostanze nocive cancerogene come gli […] -
![http://videofq.meride.tv/fq2/video/folder71/pif_crocetta_scontro_disabili_fq2.mp4 DAL FATTOQUOTIDIANO Durissimo scontro telefonico tra il regista Pier Francesco Diliberto, in arte Pif, e il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, durante la protesta di un gruppo di disabili in piazza Indipendenza, a Palermo. La contestazione è nata sull’onda del caso che ha travolto l’assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè, costretto a dimettersi per essere stato immortalato dalle Iene (Italia Uno) mentre evitava di incontrare due fratelli disabili e, una volta a casa loro per scusarsi, chiedeva loro aiuto per restare al suo posto. I disabili e le famiglie chiedono che gli sia assicurata l’assistenza continuativa h24. […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2013/11/disabili-3-9-200x110.jpg "DISABILI")
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DISABILI
Posted 22 Febbraio 2017http://videofq.meride.tv/fq2/video/folder71/pif_crocetta_scontro_disabili_fq2.mp4 DAL FATTOQUOTIDIANO Durissimo scontro telefonico tra il regista Pier Francesco Diliberto, in arte Pif, e il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, durante la protesta di un gruppo di disabili in piazza Indipendenza, a Palermo. La contestazione è nata sull’onda del caso che ha travolto l’assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè, costretto a dimettersi per essere stato immortalato dalle Iene (Italia Uno) mentre evitava di incontrare due fratelli disabili e, una volta a casa loro per scusarsi, chiedeva loro aiuto per restare al suo posto. I disabili e le famiglie chiedono che gli sia assicurata l’assistenza continuativa h24. […] -
![Redazione di Operai Contro, noi operai, ammalati di tumore per essere stati esposti all’amianto, non avremo mai giustizia dai tribunali dei padroni. Sono stati assolti i quattro ex manager dell’Enel. Otto operai sono morti di tumore tra il 2004 e il 2012 per essere stati esposti all’amianto nella centrale dell’azienda a Turbigo, in provincia di Milano. Lo hanno deciso i giudici della quinta sezione della Corte d’Appello di Milano. Quello di oggi è il terzo processo per i casi di morti per amianto che la quinta sezione della corte d’appello chiude con una sentenza di assoluzione.La richiesta di condanna […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/02/turbigo-200x110.jpg "AMIANTO: “I MORTI RINGRAZIANO” MAGISTRATURA E PADRONI")
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AMIANTO: “I MORTI RINGRAZIANO” MAGISTRATURA E PADRONI
Posted 22 Febbraio 2017Redazione di Operai Contro, noi operai, ammalati di tumore per essere stati esposti all’amianto, non avremo mai giustizia dai tribunali dei padroni. Sono stati assolti i quattro ex manager dell’Enel. Otto operai sono morti di tumore tra il 2004 e il 2012 per essere stati esposti all’amianto nella centrale dell’azienda a Turbigo, in provincia di Milano. Lo hanno deciso i giudici della quinta sezione della Corte d’Appello di Milano. Quello di oggi è il terzo processo per i casi di morti per amianto che la quinta sezione della corte d’appello chiude con una sentenza di assoluzione.La richiesta di condanna […] -
![Caro Operai Contro, il ricatto del padrone è: 52 licenziamenti su 92 dipendenti, oppure chiudo e licenzio tutti. Una storia che si ripete ogni giorno in tanti posti di lavoro, di ricatto in ricatto, e le chiamano “libertà democratiche”. Una violenza che non fa notizia, non va oltre chi la subisce. Non viene rilevata come tale, nella civiltà delle barbarie in cui viviamo che, tra le tante “sensibilità”, non riconosce lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, in una gerarchia sociale con gli operai come vittime sacrificali. Costretti a lavorare per un padrone per sopravvivere, sotto il ricatto di condizioni e contratti […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/02/edis-2-200x110.jpg "EDIS: 52 LICENZIAMENTI, OPPURE NE LICENZIO 92 E CHIUDO")
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EDIS: 52 LICENZIAMENTI, OPPURE NE LICENZIO 92 E CHIUDO
Posted 22 Febbraio 2017Caro Operai Contro, il ricatto del padrone è: 52 licenziamenti su 92 dipendenti, oppure chiudo e licenzio tutti. Una storia che si ripete ogni giorno in tanti posti di lavoro, di ricatto in ricatto, e le chiamano “libertà democratiche”. Una violenza che non fa notizia, non va oltre chi la subisce. Non viene rilevata come tale, nella civiltà delle barbarie in cui viviamo che, tra le tante “sensibilità”, non riconosce lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, in una gerarchia sociale con gli operai come vittime sacrificali. Costretti a lavorare per un padrone per sopravvivere, sotto il ricatto di condizioni e contratti […] -
![Il Foglio Bianco Il Foglio Bianco Posted: 21 Feb 2017 09:05 AM PST La RSU da più di un anno continua ad incontrarsi con l’azienda per una trattativa di cui non si conoscono i termini esatti e che ha la presunzione di portare avanti senza il coinvolgimento e il sostegno dei lavoratori. Il problema vero è la logica di questa trattativa: l’azienda chiede e la RSU si adopera per cercare una soluzione all’azienda. Il tutto fatto dietro le quinte, mediando tra le varie questioni e provando a scambiare qualcosa con qualcos’altro. E su tutte le questioni in ballo, perfino sulle […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/03/continental-200x110.jpg "In evidenza il commento di Michela Ruffa al post “Dopo mesi la RSU Continental si riunisce…”")
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In evidenza il commento di Michela Ruffa al post “Dopo mesi la RSU Continental si riunisce…”
Posted 22 Febbraio 2017Il Foglio Bianco Il Foglio Bianco Posted: 21 Feb 2017 09:05 AM PST La RSU da più di un anno continua ad incontrarsi con l’azienda per una trattativa di cui non si conoscono i termini esatti e che ha la presunzione di portare avanti senza il coinvolgimento e il sostegno dei lavoratori. Il problema vero è la logica di questa trattativa: l’azienda chiede e la RSU si adopera per cercare una soluzione all’azienda. Il tutto fatto dietro le quinte, mediando tra le varie questioni e provando a scambiare qualcosa con qualcos’altro. E su tutte le questioni in ballo, perfino sulle […] -
![Redazione di Operai Contro Il libero mercato, in tempi di crisi, non piace più?! Anche nel mercato mondiale dei prodotti agroalimentari tira aria di protezionismo, di dazi, barriere e dogane. Gli agricoltori e le industrie agroalimentari vogliono ancora il libero scambio? Sì e no! Vogliono l’export, la libertà di esportare senza limiti, ma non vogliono l’import, anzi! È quanto emerge dalle reazioni del cosiddetto mondo agricolo italiano ed europeo alla politica neoprotezionistica del presidente Trump che, secondo Coldiretti, metterebbe a rischio ben il 9,6% delle vendite all’estero dei prodotti made in Italy “Doc” diretti negli Usa, il principale cliente […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/02/protezionismo-200x110.jpg "Protezionismo anche dalle campagne, timori per il made in Italy!")
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Protezionismo anche dalle campagne, timori per il made in Italy!
Posted 21 Febbraio 2017Redazione di Operai Contro Il libero mercato, in tempi di crisi, non piace più?! Anche nel mercato mondiale dei prodotti agroalimentari tira aria di protezionismo, di dazi, barriere e dogane. Gli agricoltori e le industrie agroalimentari vogliono ancora il libero scambio? Sì e no! Vogliono l’export, la libertà di esportare senza limiti, ma non vogliono l’import, anzi! È quanto emerge dalle reazioni del cosiddetto mondo agricolo italiano ed europeo alla politica neoprotezionistica del presidente Trump che, secondo Coldiretti, metterebbe a rischio ben il 9,6% delle vendite all’estero dei prodotti made in Italy “Doc” diretti negli Usa, il principale cliente […] -
![Redazione di Operai Contro, tra poco 4984 operai saranno posti in cassa integrazione straordinaria. 4984 operai dell’acciaio saranno in CIGS per 36 mesi. Per tre anni 4984 riceveranno solo il 70% del salario. La CIGS quasi sicuamente sarà a 0 ore. Tra poco quasi circa 5000 operai saranno posti in esubero temporaneo che forse quasi sicuramente non sarà temporaneo ma solo l’anticamera del licenziamento. Politici, sindalisti parassiti, ammininistratori, hanno paura della rivolta degli operai. Fingono di trattare per arrivare a 4000 esuberi Operai dell’acciaio: padroni, politici e sindacalisti stanno facendo le prove per licenziarci. Operai dell’acciaio ribelliamoci. Un operaio […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/12/operai-ilva-4--200x110.jpg "ILVA: 4.984 ESUBERI TEMPORANEI?")
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ILVA: 4.984 ESUBERI TEMPORANEI?
Posted 21 Febbraio 2017Redazione di Operai Contro, tra poco 4984 operai saranno posti in cassa integrazione straordinaria. 4984 operai dell’acciaio saranno in CIGS per 36 mesi. Per tre anni 4984 riceveranno solo il 70% del salario. La CIGS quasi sicuamente sarà a 0 ore. Tra poco quasi circa 5000 operai saranno posti in esubero temporaneo che forse quasi sicuramente non sarà temporaneo ma solo l’anticamera del licenziamento. Politici, sindalisti parassiti, ammininistratori, hanno paura della rivolta degli operai. Fingono di trattare per arrivare a 4000 esuberi Operai dell’acciaio: padroni, politici e sindacalisti stanno facendo le prove per licenziarci. Operai dell’acciaio ribelliamoci. Un operaio […] -
![A CASSINO DEVONO LAVORARE GLI OPERAI DI CASSINO, QUELLI DI POMIGLIANO DEVONO LAVORARE A POMIGLIANO…BASTA TRASFERIMENTI Siamo uomini non carne da macello Noi operai di Pomigliano siamo contrari ai trasferimenti a Cassino,mentre a Cassino ci sono ancora 700 operai in cassaintegrazione. Inviare centinaia di noi in un altro stabilimento e sostituirli con operai tenuti “in panchina” per anni e di cui molti ormai con problemi di salute o anziani, significa voler ridimensionare Pomigliano. Creare le basi addirittura per chiuderlo. Nell’era Trump, la FIAT a trazione americana vuole ridurre gli stabilimenti italiani? Vuole tenersi Cassino e forse Melfi e chiudere […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2017/02/FOTO1-200x110.jpg "VOLANTINO DA VOLANTINARE AI CANCELLI DI CASSINO IL 22 FEBBRAIO")
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VOLANTINO DA VOLANTINARE AI CANCELLI DI CASSINO IL 22 FEBBRAIO
Posted 21 Febbraio 2017A CASSINO DEVONO LAVORARE GLI OPERAI DI CASSINO, QUELLI DI POMIGLIANO DEVONO LAVORARE A POMIGLIANO…BASTA TRASFERIMENTI Siamo uomini non carne da macello Noi operai di Pomigliano siamo contrari ai trasferimenti a Cassino,mentre a Cassino ci sono ancora 700 operai in cassaintegrazione. Inviare centinaia di noi in un altro stabilimento e sostituirli con operai tenuti “in panchina” per anni e di cui molti ormai con problemi di salute o anziani, significa voler ridimensionare Pomigliano. Creare le basi addirittura per chiuderlo. Nell’era Trump, la FIAT a trazione americana vuole ridurre gli stabilimenti italiani? Vuole tenersi Cassino e forse Melfi e chiudere […]