Blog Archives
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Licenziamenti collettivi, sciopero improvviso alla Edis di Modena
Posted 8 Febbraio 2017Redazione di Operai Contro, Ieri mattina 7 febbraio gli operai della Edis di Modena hanno deciso di scioperare contro l’annunciato esubero di 55 dipendeti. L’azienda evidentemente vuole licenziare. Dopo il licenziamento collettivo dei lavoratori Almaviva a Roma, licenziamento gestito dal padrone e dai sindacati, i licenziamenti collettivi dilagano I sindacalisti chiedono la cassa integrazione, cioe chiedono il licenziamento differito Un operaio “ -
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400 licenziamenti, ma sono 3.600 a rischio
Posted 8 Febbraio 2017Caro Operai Contro, i padroni sono terrorizzati di un possibile contagio delle lotte. Per 3 giorni i loro mezzi d’informazione tivù comprese, non hanno parlato che da sabato scorso a Parigi è tornata la protesta nelle banlieue. Stando buoni e pazienti si è visto che i padroni ci schiacciano, sono arrivati a licenziarci a migliaia in un colpo solo come ad Almaviva. Ci sono poi i licenziamenti di operai con più anzianità, per sostituirli con giovani con salario da fame, licenziabili in qualsiasi momento con il Jobs act. Questo è il senso della nuova norma che sta preparando il […] -
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Ast Terni, si torna a scioperare
Posted 7 Febbraio 2017Redazione di Operai Contro, l’operaio dell’ILVA di Taranto che afferma: “noi operai delle fabbriche d’acciaio ci siamo condannati da soli. Abbiamo prodotto troppo acciaio” ha ragione. Occorre ribellarsi. Noi operai dell’acciaieria di Terni Mercoledì 8 febbraio e giovedì 9 febbraio torniamo a scioperare. È il primo sciopero aziendale dopo la lunga e dura vertenza di fine 2014, quella delle manganellate in piazza a Roma Il padrone non assume e ci costringe a lavorare a ritmi infernali Al solito i sindacalisti si lamentano e vogliono il tavolo. Forse questa volta non ci fregheranno Un operaio dell’AST Operai AST di […] -
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FRANCIA: CRESCE LA RABBIA DEI GIOVANI DELLE BANLIEU
Posted 7 Febbraio 2017Redazione di Opoerai Contro, la tortura è normale anche in europa. Agenti accusati di stupro e violenze su ragazzo di 22 anni Un giovane operaio dipinto di Ennio Abate -
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Siria, denuncia di Amnesty: “In 5 anni 13mila impiccagioni “
Posted 7 Febbraio 2017Redazione di Operai Contro, Amnesty international denuncia la politica di sterminio del dittatore Assad In Siria. In cinque anni sono state circa 13mila le persone impiccate. La maggior parte delle vittime è composta da civili, Migliaia di prigionieri sono detenuti nella prigione militare di Saydnaya, una delle prigioni più importanti del Paese, situata a 30 chilometri a nord da Damasco. Se ai 13 mila impiccati aggiungiamo i civili maciullati dai bombardamenti Russi e dell’aviazione del dittatore, si ha molto chiaramente la visione della strage. I soldati Russi, i mercenari Iraniani e gli Hezbollah Libanesi sono i complici di Assad. […] -
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BORSA: I GIOCATORI NON SANNO COSA FARE
Posted 7 Febbraio 2017Redazione di operai Contrro, Resta sui 200 punti lo spread Btp/Bund . I leccaculo dei padroni incolpano l’elezioni presidenziali Francesi. Intanto cresce il debito dello stato per i troppi miliardi di euro regalati ai padroni. I leccaculo dell’ecomia non vogliono ammettere che la difesa dei profitti è inutile. Serve solo a martellare con più violenza gli operai. La produzione industriale della Germania di dicembre è scesa. L’indice è calato del 3% rispetto al mese precedente. La crisi avanza e l’ordine dei padroni si sfascia. I padroni si preparano alla terza guerra mondiale Un lettore. -
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Ancora malati sul pavimento
Posted 7 Febbraio 2017Caro Operai Contro, “c’è ancora tanto da fare”, dice un responsabile del gruppo consiliare, dopo il ripetersi di pazienti curati per terra. Un mese fa era successo a Nola, stavolta al Pronto soccorso del S. Giovanni Bosco di Napoli. ”Le nuove barelle sono bloccate da tre mesi alla frontiere con la Croazia”, sostiene il consigliere. Insomma se i pazienti vengono allungati sul pavimento perché non ci sono barelle, la colpa è della Croazia. E’ proprio vero: “c’è ancora tanto da fare”. Allego un breve articolo del Quotidiano del Sud. Saluti da Portici Dal Quotidiano del Sud Nuovo caso […] -
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OPERAI DELL’ILVA: PIU’ PRODUCIAMO PIU CI CONDANNIAMO A MORTE
Posted 6 Febbraio 2017Redazione di operai contro, noi operai delle fabbriche d’acciaio ci siamo condannati da soli. Abbiamo prodotto troppo acciaio , i padroni non riescono a venderlo e ci licenziano. La cassa integrazione all’ILVA non è altro che una prova di licensiamento. Il tesoretto della famiglia Riva non è arrivato. La lite su come utilizzarlo prosegue. Per bonificare la fabbrica? Per bonificare la città di Taranto? Abbiamo prodotto con la morte sulle spalle. Pensavamo di avere una famiglia,ma non era altro che carne da macello per padrone. I sindacalisti che dovevano difenderci non erano altro che maggiordomi al servizio del padrone. […] -
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Fca Melfi: nuova cig per 6.322 operai
Posted 6 Febbraio 2017Redazione di Operai Contro, avete già pubblicato la notizia che Fca Sata Melfi, ha annunciato la cassa integrazione ordinaria per 6.322 opera, impiegati sulla linea dei modelli Jeep Renegade e 500x, cig che si somma a quella che hanno dovuto fare gli operai impiegati sulla Punto. La direzione aziendale ha giustificato la fermata imputandola a un generico calo di mercato, “Fca ‘comanda’ i turni di lavoro, gli orari, la cassa, i permessi, le ferie, senza che i sindacalisti organizino la lotta. Un mese fa, l’azienda aveva dichiarato che lo stabilimento godeva di ottima salute: lo stabilimento, non gli operai. […] -
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VENTIMIGLIA: LA STRADA DELLA MORTE
Posted 6 Febbraio 2017Redazione di Operai Contro, a Ventimiglia il campo dei migranti non è mai stato smantellato nonostante le deportazioni di Alfano. A ventimiglia si misura l’accoglienza dello stato dei padroni italiani. Da Ventimiglia partono le strade per assassinare i migranti. In italia i muri costruiti dai padroni sono tanti. Un giovane di Ventimiglia dal corriere di Marco Imarisio VENTIMIGLIA (Imperia) I gendarmi francesi la chiamano route de la mort. Ma sono tante strade diverse, ognuna ormai con la sua lapide. La A10 è controllata dai passeur maghrebini. Si parte solo con il loro permesso, ma a Mentone è come se […]