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![Caro Operai Contro, i 2.500 licenziamenti annunciati a Roma e Napoli da Almaviva, più altri 150 licenziamenti sotto il ricatto di trasferimenti dalla Sicilia alla Calabria, emergono come la punta di un iceberg, rappresentato da 80 mila posti di lavoro a rischio nel settore dei call center. Con i licenziamenti che fioccano a migliaia, anche nel terziario bisogna pensare a forme nuove di lotta e di organizzazione. Saluti da un lettore L’articolo dal Fatto Quotidiano “Se non si risolve la questione entro breve, nel giro di qualche mese ci saranno 70-80mila posti a rischio nel settore dei call […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/04/call-200x110.jpg "Call center: 80 mila lavoratori a rischio licenziamento")
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Call center: 80 mila lavoratori a rischio licenziamento
Posted 22 Ottobre 2016Caro Operai Contro, i 2.500 licenziamenti annunciati a Roma e Napoli da Almaviva, più altri 150 licenziamenti sotto il ricatto di trasferimenti dalla Sicilia alla Calabria, emergono come la punta di un iceberg, rappresentato da 80 mila posti di lavoro a rischio nel settore dei call center. Con i licenziamenti che fioccano a migliaia, anche nel terziario bisogna pensare a forme nuove di lotta e di organizzazione. Saluti da un lettore L’articolo dal Fatto Quotidiano “Se non si risolve la questione entro breve, nel giro di qualche mese ci saranno 70-80mila posti a rischio nel settore dei call […] -
![Redazione Operai Contro, Stanchi di essere presi in giro da chi deve pagare stipendi e non li paga e stanchi di false promesse di pagare stipendi regolari, gli operai compatti e decisi a fare sul serio hanno bloccatto completamente tutte le attività del grande polo logistico della Gls. Così il centro logistico Gls di Montale a Piacenza la notte scorsa è rimasto bloccato e chiuso fino a notte fonda per la protesta organizzata da un centinaio di operai che hanno scioperato contro la società Seam. La Seam che gestisce gli operai all’interno dei capannoni della Gls aveva consegnato ancora […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/10/gls10-200x110.jpg "Stipendi non pagati? la Gls di Piacenza chiusa per sciopero")
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Stipendi non pagati? la Gls di Piacenza chiusa per sciopero
Posted 22 Ottobre 2016Redazione Operai Contro, Stanchi di essere presi in giro da chi deve pagare stipendi e non li paga e stanchi di false promesse di pagare stipendi regolari, gli operai compatti e decisi a fare sul serio hanno bloccatto completamente tutte le attività del grande polo logistico della Gls. Così il centro logistico Gls di Montale a Piacenza la notte scorsa è rimasto bloccato e chiuso fino a notte fonda per la protesta organizzata da un centinaio di operai che hanno scioperato contro la società Seam. La Seam che gestisce gli operai all’interno dei capannoni della Gls aveva consegnato ancora […] -
![Sempre per il dibattito L’articolo pubblicato da Operai Contro sul numero 122 del 18 ottobre 2016 dal titolo “Sulle ali dell’entusiasmo” non meriterebbe nessuna risposta, non tanto per la evidente pochezza degli argomenti quanto per la natura anonima delle critiche sollevate. Per un giornale come il nostro è sacrosanto che si conservi l’anonimato per gli operai che denunciano la loro situazione di fabbrica e che ci chiedono di non rendere noto il proprio nome per evitare ritorsioni padronali. Quando invece siamo di fronte a pareri ed opinioni espresse da generici lettori, od “estimatori”, su argomenti generali, meglio farebbe […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/10/pelo-nelluovo-200x110.jpg "Contro chi cerca il pelo nell’uovo e non lo trova.")
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Contro chi cerca il pelo nell’uovo e non lo trova.
Posted 22 Ottobre 2016Sempre per il dibattito L’articolo pubblicato da Operai Contro sul numero 122 del 18 ottobre 2016 dal titolo “Sulle ali dell’entusiasmo” non meriterebbe nessuna risposta, non tanto per la evidente pochezza degli argomenti quanto per la natura anonima delle critiche sollevate. Per un giornale come il nostro è sacrosanto che si conservi l’anonimato per gli operai che denunciano la loro situazione di fabbrica e che ci chiedono di non rendere noto il proprio nome per evitare ritorsioni padronali. Quando invece siamo di fronte a pareri ed opinioni espresse da generici lettori, od “estimatori”, su argomenti generali, meglio farebbe […] -
![Caro Operai Contro, l’Enel intuba i cavi della banda larga in tubi di cemento-amianto. Da decenni l’amianto è causa di stragi di operai: 4 mila morti ogni anno, ed il picco è atteso per il 2020. L’amianto è stato dichiarato fuorilegge in Italia dal 1992. È proibito estrarlo, lavorarlo, commercializzarlo. Ma Renzi ha sdoganato l’uso dell’amianto per velocizzare i lavori per la rete della banda larga. Renzi vuole continuare la strage operaia dell’amianto, perché se ne frega della nostra vita e della nostra salute. Un motivo in più per battere Renzi al referendum costituzionale. Renzi ha introdotto i licenziamenti […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2014/05/AMIANTO1-200x110.jpg "Renzi sdogana l’amianto")
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Renzi sdogana l’amianto
Posted 21 Ottobre 2016Caro Operai Contro, l’Enel intuba i cavi della banda larga in tubi di cemento-amianto. Da decenni l’amianto è causa di stragi di operai: 4 mila morti ogni anno, ed il picco è atteso per il 2020. L’amianto è stato dichiarato fuorilegge in Italia dal 1992. È proibito estrarlo, lavorarlo, commercializzarlo. Ma Renzi ha sdoganato l’uso dell’amianto per velocizzare i lavori per la rete della banda larga. Renzi vuole continuare la strage operaia dell’amianto, perché se ne frega della nostra vita e della nostra salute. Un motivo in più per battere Renzi al referendum costituzionale. Renzi ha introdotto i licenziamenti […] -
![Redazione di Operai Contro, spero che quanto prima sulla linea ferroviaria Torino-Milano, si riesca a formare un comitato pendolari che organizzi la sacrosanta protesta, contro l’assurdità di viaggiare in piedi perché 3 carrozze su 10 sono chiuse. Dobbiamo farci sentire con azioni incisive, tipo occupare i binari, bloccare i treni. Carrozze chiuse per mancanza di personale, dice l’Agenzia della mobilità piemontese, che dal 15 aprile al 30 maggio 2016 ha monitorato la composizione dei treni regionali: il 44% delle 76 corse controllate presentava «un numero di carrozze accessibili inferiore rispetto al numero previsto». L’Agenzia della mobilità è quindi al […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/10/treni-t-200x110.jpg "3 carrozze su 10 chiuse per mancanza di personale")
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3 carrozze su 10 chiuse per mancanza di personale
Posted 20 Ottobre 2016Redazione di Operai Contro, spero che quanto prima sulla linea ferroviaria Torino-Milano, si riesca a formare un comitato pendolari che organizzi la sacrosanta protesta, contro l’assurdità di viaggiare in piedi perché 3 carrozze su 10 sono chiuse. Dobbiamo farci sentire con azioni incisive, tipo occupare i binari, bloccare i treni. Carrozze chiuse per mancanza di personale, dice l’Agenzia della mobilità piemontese, che dal 15 aprile al 30 maggio 2016 ha monitorato la composizione dei treni regionali: il 44% delle 76 corse controllate presentava «un numero di carrozze accessibili inferiore rispetto al numero previsto». L’Agenzia della mobilità è quindi al […] -
![Redazione di Operai Contro, è stata approvata la legge contro il caporalato. In un articolo sulla Repubblica il giornalista esulta: Finalmente è battuto il caporalato……..i nostri cibi hanno più dignita. Povero giornalista della Repubblica da molto tempo è stata approvata una legge contro la mafia, ma questo non vuol dire che la mafia è stata sconfitta. Ma cosa vuol dire che i nostri cibi hanno più dignita? Semmai il giornalista doveva parlare dei prodotto dell’agricoltura e non dei nostri cibi. La legge contro il caporalato non da più dignita ai nostri cibi. La legge contro il caporalato doveva solo […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/10/caporalato-1-200x110.jpg "PIU’ DIGNITA AL NOSTRO CIBO ?")
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PIU’ DIGNITA AL NOSTRO CIBO ?
Posted 19 Ottobre 2016Redazione di Operai Contro, è stata approvata la legge contro il caporalato. In un articolo sulla Repubblica il giornalista esulta: Finalmente è battuto il caporalato……..i nostri cibi hanno più dignita. Povero giornalista della Repubblica da molto tempo è stata approvata una legge contro la mafia, ma questo non vuol dire che la mafia è stata sconfitta. Ma cosa vuol dire che i nostri cibi hanno più dignita? Semmai il giornalista doveva parlare dei prodotto dell’agricoltura e non dei nostri cibi. La legge contro il caporalato non da più dignita ai nostri cibi. La legge contro il caporalato doveva solo […] -
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OBAMA VOTA SI
Posted 19 Ottobre 2016Redazione di Operai Contro, Renzi ha trovato un nuovo sostenitore al Referendum istituzionale : Obama. Il presidente degli USA ha ancora pochi giorni per occupare la massima poltrona politica degli USA. Obama durante la sua presidenza si è distinto nell’assassinio di civili in tutto il mondo. Obama ha portato alle stelle la statistica dell’uccisione degli afroamericani. Renzi dopo il Si dei padroni e della confindustria incassa il Si di Obama Un lettore -
![Caro Operai Contro, gli effetti del Jobs act si fanno sentire. Abolita da Renzi la giusta causa nei licenziamenti, in 2 anni i licenziamenti “per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo”, sono passati da 35 a 46 mila: il 31% in più. Il fuoco di paglia delle assunzioni legate alla decontribuzioni è finito con queste. Le assunzioni che senza giusta causa vengono ancora impropriamente definite: “a tempo indeterminato”, sono calate del 32,9%. Si è impennato il ricorso ai Voucher che in sostanza legalizza condizioni di lavoro di schiavitù conclamata ed il lavoro nero, tra gennaio e agosto di […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/01/jobs-1-200x110.jpg "Jobs act: più 31% i licenziamenti senza giusta causa")
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Jobs act: più 31% i licenziamenti senza giusta causa
Posted 19 Ottobre 2016Caro Operai Contro, gli effetti del Jobs act si fanno sentire. Abolita da Renzi la giusta causa nei licenziamenti, in 2 anni i licenziamenti “per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo”, sono passati da 35 a 46 mila: il 31% in più. Il fuoco di paglia delle assunzioni legate alla decontribuzioni è finito con queste. Le assunzioni che senza giusta causa vengono ancora impropriamente definite: “a tempo indeterminato”, sono calate del 32,9%. Si è impennato il ricorso ai Voucher che in sostanza legalizza condizioni di lavoro di schiavitù conclamata ed il lavoro nero, tra gennaio e agosto di […] -
![da rassegna.it Settecento lavoratori sono a rischio licenziamento in Italiaonline, la nuova proprietà nata dopo la fusione con Seat Pagine Gialle. È l’allarme che arriva dalla Slc Cgil di Roma e del Lazio. La nuova società prevede una riorganizzazione con pesanti ricadute occupazionali: in bilico è il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie. Il 20 giugno, si legge, è stata ratificata la fusione tra Seat Pagine Gialle e Italiaonline. La ex Seat Pagine Gialle “si è portata in dote un tesoretto di circa 120 milioni di euro, frutto anche di accordi sindacali sofferti dove i lavoratori hanno accettato pesanti sacrifici in […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/10/italiaonline-engage_4549-200x110.jpg "Italiaonline, 700 lavoratori a rischio licenziamento")
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Italiaonline, 700 lavoratori a rischio licenziamento
Posted 18 Ottobre 2016da rassegna.it Settecento lavoratori sono a rischio licenziamento in Italiaonline, la nuova proprietà nata dopo la fusione con Seat Pagine Gialle. È l’allarme che arriva dalla Slc Cgil di Roma e del Lazio. La nuova società prevede una riorganizzazione con pesanti ricadute occupazionali: in bilico è il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie. Il 20 giugno, si legge, è stata ratificata la fusione tra Seat Pagine Gialle e Italiaonline. La ex Seat Pagine Gialle “si è portata in dote un tesoretto di circa 120 milioni di euro, frutto anche di accordi sindacali sofferti dove i lavoratori hanno accettato pesanti sacrifici in […] -
![Redazione di Operai Contro, ieri una corrispondenza esaminava tutte le forze impegnate nella battaglia di Mosul. I militari italiani schierati in Iraq – 700mila euro al giorno il costo della missione – si trovano impegnati in prima linea. La loro principale missione sarà quella di combat search and rescue, ovvero compiere blitz in zone di combattimento per evacuare i combattenti curdi o alleati feriti. Una missione di guerra a tutti gli effetti, che verrà condotta in ambienti “non permissivi” (come si dice in gergo militare) e comporterà quindi elevati rischi per il personale coinvolto. Non a caso gli elicotteri militari da trasporto […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/10/mosul-pp-200x110.jpg "LA BATTAGLIA DI MOSUL: SOLDATI ITALIANI IN PRIMA LINEA")
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LA BATTAGLIA DI MOSUL: SOLDATI ITALIANI IN PRIMA LINEA
Posted 18 Ottobre 2016Redazione di Operai Contro, ieri una corrispondenza esaminava tutte le forze impegnate nella battaglia di Mosul. I militari italiani schierati in Iraq – 700mila euro al giorno il costo della missione – si trovano impegnati in prima linea. La loro principale missione sarà quella di combat search and rescue, ovvero compiere blitz in zone di combattimento per evacuare i combattenti curdi o alleati feriti. Una missione di guerra a tutti gli effetti, che verrà condotta in ambienti “non permissivi” (come si dice in gergo militare) e comporterà quindi elevati rischi per il personale coinvolto. Non a caso gli elicotteri militari da trasporto […]