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![Redazione di Operai Contro, USA e Francesi con l’appoggio dei padroni italiani continuano i bombardamenti dei civili. Il criminale Haftar, sostenuto dall’esercito egiziano e dai mercenari del governo Francese, avanza verso Bengasi. il governo libico transitorio sostenuto da Haftar e guidato dal premier Abdullah al-Thani si è trasferito dalla cittadina di Al-Bayda a Bengasi, che di fatto sta diventando la capitale dell’Est della Libia. l Parlamento libico riconosciuto dalla comunità internazionale che è dovuto fuggire da Tripoli a Tobruk nell’estate del 2014, non da il via libera al governo di riconciliazione nazionale di Al-Sarraj. Al-Sarraj. è sempre chiuso nella […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/02/libia-int-200x110.jpg "LA GUERRA IN LIBIA")
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LA GUERRA IN LIBIA
Posted 21 Aprile 2016Redazione di Operai Contro, USA e Francesi con l’appoggio dei padroni italiani continuano i bombardamenti dei civili. Il criminale Haftar, sostenuto dall’esercito egiziano e dai mercenari del governo Francese, avanza verso Bengasi. il governo libico transitorio sostenuto da Haftar e guidato dal premier Abdullah al-Thani si è trasferito dalla cittadina di Al-Bayda a Bengasi, che di fatto sta diventando la capitale dell’Est della Libia. l Parlamento libico riconosciuto dalla comunità internazionale che è dovuto fuggire da Tripoli a Tobruk nell’estate del 2014, non da il via libera al governo di riconciliazione nazionale di Al-Sarraj. Al-Sarraj. è sempre chiuso nella […] -
![Caro Operai Contro, Renzi pensa di parlare ai bambini dell’asilo. Il referendum dice: “è finito 70 a 30”. Punto primo: è andato a votare il 31,2% degli aventi diritto, per cui gli astensionisti costituiscono il 68,8% e non il 70%. Punto secondo: il 31.2% degli aventi diritto, andando a votare, è come se avesse votato direttamente contro Renzi, per il solo fatto di aver rigettato il suo invito all’astensione. Punto terzo: la stragrande maggioranza dei votanti, poiché si espressa per il SI, è come se avesse votato un’altra volta contro Renzi: due voti contro in un colpo solo. Punto […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/04/renzi-con-la-pancia-200x110.jpg "UNA MINA ACCESA SOTTO IL CULO DI RENZI")
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UNA MINA ACCESA SOTTO IL CULO DI RENZI
Posted 21 Aprile 2016Caro Operai Contro, Renzi pensa di parlare ai bambini dell’asilo. Il referendum dice: “è finito 70 a 30”. Punto primo: è andato a votare il 31,2% degli aventi diritto, per cui gli astensionisti costituiscono il 68,8% e non il 70%. Punto secondo: il 31.2% degli aventi diritto, andando a votare, è come se avesse votato direttamente contro Renzi, per il solo fatto di aver rigettato il suo invito all’astensione. Punto terzo: la stragrande maggioranza dei votanti, poiché si espressa per il SI, è come se avesse votato un’altra volta contro Renzi: due voti contro in un colpo solo. Punto […] -
![Redazione di Operai Contro, padroni e sindacati ci hanno fatto sudare, promettendoci il lavoro eterno. Ora il padrone comunica che deve ridurre il suo impegno negli stabilimenti al Sud: Foggia, Grottaglie, Pomigliano, Nola, Incoronata. Le chiacchiere dei sindacalisti servivano solo a farci sgobbare in silenzio. Contando tutti gli stabilimenti al Sud di Alenia siamo più di quattromila operai. I politici continuano a dire che l’occupazione cresce, ma che cazzo cresce. I giovani per lavorare sono dovuti andare fino a Melfi. Forse avete ragione è ora di finirla di denunciare e scendere in lotta contro i padroni. O noi o […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/04/alenia-foggia-200x110.jpg "OPERAI ALENIA FOGGIA")
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OPERAI ALENIA FOGGIA
Posted 20 Aprile 2016Redazione di Operai Contro, padroni e sindacati ci hanno fatto sudare, promettendoci il lavoro eterno. Ora il padrone comunica che deve ridurre il suo impegno negli stabilimenti al Sud: Foggia, Grottaglie, Pomigliano, Nola, Incoronata. Le chiacchiere dei sindacalisti servivano solo a farci sgobbare in silenzio. Contando tutti gli stabilimenti al Sud di Alenia siamo più di quattromila operai. I politici continuano a dire che l’occupazione cresce, ma che cazzo cresce. I giovani per lavorare sono dovuti andare fino a Melfi. Forse avete ragione è ora di finirla di denunciare e scendere in lotta contro i padroni. O noi o […] -
![Redazione di Operai Contro, vorrei aggiungere qualcosa allo scritto da voi pubblicato: ” gli operai nella società dei padroni non hanno nessun diritto, sono degli schiavi salariati. Il ” diritto al lavoro” è solo una necessità per sopravvivere. La dignità del lavoro è una falsità Il diritto alla proprietà della sua forza-lavoro è solo la necessità di vendersi ad un padrone. Il diritto alla satira e alla critica non esiste è una balla dei padroni e della piccola borghesia Il diritto alla vita è una fandonia. I padroni ammazzano gli operai e nessun giudice li condanna. Il padrone può […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2014/10/ast-200x110.jpg "GLI OPERAI NELLA SOCIETA’ DEI PADRONI NON HANNO DIRITTI")
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GLI OPERAI NELLA SOCIETA’ DEI PADRONI NON HANNO DIRITTI
Posted 20 Aprile 2016Redazione di Operai Contro, vorrei aggiungere qualcosa allo scritto da voi pubblicato: ” gli operai nella società dei padroni non hanno nessun diritto, sono degli schiavi salariati. Il ” diritto al lavoro” è solo una necessità per sopravvivere. La dignità del lavoro è una falsità Il diritto alla proprietà della sua forza-lavoro è solo la necessità di vendersi ad un padrone. Il diritto alla satira e alla critica non esiste è una balla dei padroni e della piccola borghesia Il diritto alla vita è una fandonia. I padroni ammazzano gli operai e nessun giudice li condanna. Il padrone può […] -
![Redazione di Operai Contro, i due gangster Renzi e Padoan hanno gettato la maschera. Gli 80 euro promessi ai pensionati al minimo, erano una presa per culo. Erano una solita mossa elettorale. I pensionati al minimo possono continuare a morire di fame. La nonnina di Renzi e i genitori di Padoan continueranno a mangiare cibi di lusso. Il gangster Padoan ha pensato ad un’altra presa per il culo: Il prestito d’onore. Si potrà andare in pensione tre anni prima. Si avrà un assegno pensionistico di 850 euro. Una volta raggiunta l’età della pensione occorrerà restituire il prestito in 20 […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2013/06/inps-200x110.jpg "PENSIONATI AL MACERO: MISERIA , MISERIA, MORTE")
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PENSIONATI AL MACERO: MISERIA , MISERIA, MORTE
Posted 20 Aprile 2016Redazione di Operai Contro, i due gangster Renzi e Padoan hanno gettato la maschera. Gli 80 euro promessi ai pensionati al minimo, erano una presa per culo. Erano una solita mossa elettorale. I pensionati al minimo possono continuare a morire di fame. La nonnina di Renzi e i genitori di Padoan continueranno a mangiare cibi di lusso. Il gangster Padoan ha pensato ad un’altra presa per il culo: Il prestito d’onore. Si potrà andare in pensione tre anni prima. Si avrà un assegno pensionistico di 850 euro. Una volta raggiunta l’età della pensione occorrerà restituire il prestito in 20 […] -
![Redazione di Operai Contro, L’Eni ha annunciato l’avvio delle procedure per collocare in cassa integrazione ordinaria i 354 addetti al centro oli che la compagnia ha a Viggiano (Potenza), bloccato dal 31 marzo scorso nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata. La compagnia ha incontrato oggi Cgil, Cisl, Uil, Filtcem, Femca e Uiltec. Le organizzazioni lucane dei lavoratori parlano di “segnali negativi anche da alcune aziende dell’indotto”, dove i lavoratori interessati sono “oltre duemila”. I segretari regionali della Basilicata di Cgil, Cisl e Uil – Angelo Summa, Nino Falotico e Carmine Vaccaro – hanno espresso “forte preoccupazione” e hanno auspicato […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/04/viggiano-200x110.jpg "ENI: IL RICATTO AGLI OPERAI")
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ENI: IL RICATTO AGLI OPERAI
Posted 20 Aprile 2016Redazione di Operai Contro, L’Eni ha annunciato l’avvio delle procedure per collocare in cassa integrazione ordinaria i 354 addetti al centro oli che la compagnia ha a Viggiano (Potenza), bloccato dal 31 marzo scorso nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata. La compagnia ha incontrato oggi Cgil, Cisl, Uil, Filtcem, Femca e Uiltec. Le organizzazioni lucane dei lavoratori parlano di “segnali negativi anche da alcune aziende dell’indotto”, dove i lavoratori interessati sono “oltre duemila”. I segretari regionali della Basilicata di Cgil, Cisl e Uil – Angelo Summa, Nino Falotico e Carmine Vaccaro – hanno espresso “forte preoccupazione” e hanno auspicato […] -
![“Quella in corso sul rinnovo del ccnl è una trattativa pericolosa per gli obiettivi dei lavoratori, pericolosa perché è partita accettando gravi vincoli alle lotte e al diritto di sciopero e mi riferisco alla “esigibilità degli accordi” e alle “clausole di raffreddamento”, che significa? Il primo significa che se la maggioranza della Rsu firma un accordo nessuno può più scioperare contro quell’accordo anche se è un pessimo accordo…il secondo invece impone il divieto di sciopero in fase di trattativa…questo è, ed è chiaro che se questi sono i presupposti abbiamo già perso! (T.U.sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014 firmato […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/03/continental-200x110.jpg "Intervento di G. Garzella alle assemblee in Continental sul CCNL")
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Intervento di G. Garzella alle assemblee in Continental sul CCNL
Posted 20 Aprile 2016“Quella in corso sul rinnovo del ccnl è una trattativa pericolosa per gli obiettivi dei lavoratori, pericolosa perché è partita accettando gravi vincoli alle lotte e al diritto di sciopero e mi riferisco alla “esigibilità degli accordi” e alle “clausole di raffreddamento”, che significa? Il primo significa che se la maggioranza della Rsu firma un accordo nessuno può più scioperare contro quell’accordo anche se è un pessimo accordo…il secondo invece impone il divieto di sciopero in fase di trattativa…questo è, ed è chiaro che se questi sono i presupposti abbiamo già perso! (T.U.sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014 firmato […] -
![Caro Operai Contro, la maggior parte di queste aziende sono sprovviste perfino dell’uscita di sicurezza. “H&M” è un logo del vestiario presente ovunque, centri commerciali compresi. Dopo il tragico crollo del Rana Plaza, dove morirono 1.138 persone, anche H&M si era impegnata a migliorare le condizioni di lavoro nella sua catena di fornitura. Ma appena l’ondata delle proteste e dello sdegno è calata, i padroni assassini e non di meno i loro complici, proseguono con il vecchio andazzo, restii ad investire in prevenzione, sicurezza, ambienti sicuri, salubri ed idonei. Ti mando un estratto dal Fatto Quotidiano. Saluti da un […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/04/hm-200x110.jpg "H&M: Negozi in tutto il mondo e produzione in schiavitù")
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H&M: Negozi in tutto il mondo e produzione in schiavitù
Posted 20 Aprile 2016Caro Operai Contro, la maggior parte di queste aziende sono sprovviste perfino dell’uscita di sicurezza. “H&M” è un logo del vestiario presente ovunque, centri commerciali compresi. Dopo il tragico crollo del Rana Plaza, dove morirono 1.138 persone, anche H&M si era impegnata a migliorare le condizioni di lavoro nella sua catena di fornitura. Ma appena l’ondata delle proteste e dello sdegno è calata, i padroni assassini e non di meno i loro complici, proseguono con il vecchio andazzo, restii ad investire in prevenzione, sicurezza, ambienti sicuri, salubri ed idonei. Ti mando un estratto dal Fatto Quotidiano. Saluti da un […] -
![Cinquemila posti di lavoro a rischio nelle prossime settimane. Ottomila nei mesi a venire. I sindacati del settore dei call center, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, lanciano l’allarme sulla crisidel comparto, che in Italia conta circa 80mila operatori. Le sigle sindacali avevano indetto uno sciopero nazionale del settore per il prossimo 11 marzo, poi sospeso quando il ministero dello Sviluppo economico ha convocato le parti sociali il 9 marzo per aprire un tavolo sul tema. La strada però si preannuncia in salita. Le regole per fermare l’emorragia occupazionale e il fenomeno della delocalizzazione ci sono, ma, denunciano i sindacati, sono sistematicamente disattese. Anche da aziende pubbliche come Poste ed Enel. Una […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2013/12/call_center_interna-200x110.jpg "Call center, sindacati: “Ottomila posti a rischio. Nemmeno Poste e Enel, che sono pubbliche, rispettano clausola sociale”")
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Call center, sindacati: “Ottomila posti a rischio. Nemmeno Poste e Enel, che sono pubbliche, rispettano clausola sociale”
Posted 19 Aprile 2016Cinquemila posti di lavoro a rischio nelle prossime settimane. Ottomila nei mesi a venire. I sindacati del settore dei call center, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, lanciano l’allarme sulla crisidel comparto, che in Italia conta circa 80mila operatori. Le sigle sindacali avevano indetto uno sciopero nazionale del settore per il prossimo 11 marzo, poi sospeso quando il ministero dello Sviluppo economico ha convocato le parti sociali il 9 marzo per aprire un tavolo sul tema. La strada però si preannuncia in salita. Le regole per fermare l’emorragia occupazionale e il fenomeno della delocalizzazione ci sono, ma, denunciano i sindacati, sono sistematicamente disattese. Anche da aziende pubbliche come Poste ed Enel. Una […] -
![da sicobas.org Come abbiamo già sottolineato in un ampio comunicato successivo al vergognoso processo ordito dalla burocrazia Fiom nei confronti delle RSA ribelli di Melfi e Termoli, la Fiom di Landini è oramai in maniera sempre più palese divenuta un prezioso strumento nelle mani dei padroni funzionale alla neutralizzazione delle lotte operaie. L’epurazione di Sergio Bellavita avvenuta nelle ultime ore non fa che confermare e consolidare questa evidenza. Proprio per questo crediamo che per i compagni vittime di questa vera e propria pulizia etnica sia giunta l’ora di tirare le somme. Come S. I. Cobas non siamo mai stati indifferenti […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/04/renzi-landini-200x110.jpg "[FIOM] Marchionne e Renzi ordinano, Landini esegue!")
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[FIOM] Marchionne e Renzi ordinano, Landini esegue!
Posted 19 Aprile 2016da sicobas.org Come abbiamo già sottolineato in un ampio comunicato successivo al vergognoso processo ordito dalla burocrazia Fiom nei confronti delle RSA ribelli di Melfi e Termoli, la Fiom di Landini è oramai in maniera sempre più palese divenuta un prezioso strumento nelle mani dei padroni funzionale alla neutralizzazione delle lotte operaie. L’epurazione di Sergio Bellavita avvenuta nelle ultime ore non fa che confermare e consolidare questa evidenza. Proprio per questo crediamo che per i compagni vittime di questa vera e propria pulizia etnica sia giunta l’ora di tirare le somme. Come S. I. Cobas non siamo mai stati indifferenti […]