Blog Archives
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IL RICORDO DEL SACRIFICIO DEGLI OPERAI DELLA INNOCENTI
Posted 25 Aprile 2024Per non dimenticare rimanendo fedeli ai principi degli operai. -
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EX ILVA, LAVORI IN CORSO CONTRO GLI OPERAI
Posted 24 Aprile 2024Governo e sindacati, dopo il fallimento dell’avventura ArcelorMittal, puntano ad affidare l’impianto siderurgico a un gruppo industriale che lo rimetta in moto. Ma sanno anche che non sarà indolore per gli operai. Perciò stanno studiando come fargliela ingoiare -
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IN MEMORIA DI DARIO
Posted 21 Aprile 2024E’ morto Dario, Dario Comotti, oggi 21 aprile. Un brutto male se l’è preso. Sessantacinque anni. Operaio tornitore alla INNSE per più di quaranta. Non si può concentrare in una pagina quello che è stato, chiunque lo abbia conosciuto ha sicuramente da ricordare qualche gesto, qualche azione, qualche parola che non può essere dimenticata, ci è rimasta impressa nella memoria. Perché? Semplicemente perché dichiarò guerra al padrone fin da giovane e la condusse per tutta la vita, semplicemente perché era un operaio predisposto all’assalto al cielo ed ogni sua azione doveva manifestarsi alla luce del sole, senza timore, senza ripensamenti. Semplicemente perché aveva un cuore grande. -
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OPERAI IN ISRAELE GAZA E CISGIORDANIA
Posted 19 Aprile 2024E’ un vizio consolidato dare un giudizio sulle forze in campo come gruppi nazionali omogenei: così ci sono gli israeliani, gli uomini di Hamas, gli arabi sunniti e sciiti ma pochi o nessuno indaga sulle condizioni degli operai di queste terre eppure la loro sollevazione collettiva contro il governo israeliano sarebbe l’unica possibilità reale di fermare il genocidio di Gaza. -
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IL PIANO MATTEI PER L’AFRICA: SPARARE SUI MIGRANTI
Posted 15 Aprile 2024E’ passato sotto silenzio, nessuno ne parla più eppure solo una settimana fa la guardia costiera libica ha sparato raffiche di mitra contro naufraghi e soccorritori. Un atto di guerra che si inserisce a pieno titolo nella politica del governo della Meloni sull’emigrazione. -
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E’ GIA STATO DETTO!
Posted 14 Aprile 2024E’ già stato detto “basta morti sul lavoro?”, oppure “non è possibile andare a lavorare senza la certezza di tornare a casa?”, oppure “non si può morire di lavoro?”. Certo che è stato detto. Milioni di volte. E chissà quante volte ancora saremo costretti a dirlo. E mentre lo diciamo, gli operai continuano a morire sul lavoro. -
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STELLANTIS, IL PIANO DIABOLICO
Posted 14 Aprile 2024Mettere gli operai in condizione di licenziarsi, usare partiti e sindacalisti compromessi per chiedere al governo di continuare a sborsare soldi in modo da garantire agli azionisti guadagni da capogiro. -
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STRAGI DA SUBAPPALTI A CASCATA
Posted 13 Aprile 2024Da Brandizzo alla Esselunga alla Centrale la corsa al massimo profitto prende la forma di appalto a cascata per contenere i costi e il sostenitore di questa tendenza ha un nome: si chiama Salvini, che in questi giorni è sparito. Per uscire dalla genericità della denuncia ad un certo punto bisogna concentrare le forze per far cadere qualche testa. Dai manager ai ministri. -
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STELLANTIS: A PROPOSITO DEGLI INCENTIVI PER LICENZIARSI
Posted 11 Aprile 2024A chi vogliono prendere in giro, tutti giurano di difendere l’occupazione, in realtà Stellantis paga gli operai per licenziarsi e i sindacalisti firmano accordi sugli incentivi mentre quelli in disaccordo fanno solo parole. E se gli operai spinti ad accettarli si unissero ed aprissero una trattativa per farli aumentare chi potrebbe avere qualcosa da dire? -
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ALTRO CHE CESSARE IL FUOCO. NETANYAHU SPARA SUGLI AIUTI UMANITARI
Posted 7 Aprile 2024Il fatto ha sollevato in tutto il mondo un’ondata di indignazione che però non ha modificato di una virgola l’azione militare del governo israeliano contro i palestinesi. Si conferma che il buon cuore, le buone parole, le carte dei diritti internazionali in questi casi servono a niente. Si conferma ancora che l’unica possibilità di fermare i governi imperialisti, le aggressioni di cui sono capaci, passa attraverso il loro rovesciamento “in patria” e nella capacità armata dei popoli oppressi di resistere e batterli militarmente. Non solo sostegno pieno ai palestinesi, ma sostegno ad ogni protesta in Israele contro il governo di Netanyahu augurandoci che dalle manifestazioni contenute si passi a qualcosa di più consistente e radicale. E’ più facile chiedere cibo per i “poveri palestinesi”, molto più complicato sostenere che hanno bisogno di organizzarsi per la resistenza all’esercito invasore, con ogni mezzo a Gaza e in Cisgiordania, per fermare la colonizzazione forzata, per non dare libertà di azione a chi vuol cancellare un popolo semplicemente sterminandolo.